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GRASSANO – Il balcone della Casa comunale, allestito con bandiere a stelle e strisce e un mega cartellone in onore di Bill De Blasio nuovo sindaco di New York.  Un fermento iniziato dalla mattinata di ieri, col via vai di gente, a partire dall’intera giunta e passando dai dipendenti comunali per allestire piazza Ilvento tra gli sguardi dei cittadini che hanno seguito tutte le operazioni, molti  già sapevano, mentre molti  si chiedevano cosa stesse accadendo.

Con la speranza di trovare, nelle parole di qualche signora più anziana, dettagli utili nella ricerca se eventualmente a Grassano vi fossero ancora dei parenti della famiglia Briganti, è arrivato il momento dell’ufficialità dell’evento.

Difatti, l’amministrazione comunale e il sindaco, Francesco Sanseverino, ha radunato ieri in piazza Ilvento gli alunni della scuola primaria e i cittadini per brindare all’elezione di De Blasio sindaco di New York  di origini anche grassanesi.

“Buon lavoro paisà”, così si leggeva su  un cartellone, realizzato dai ragazzi della scuola primaria, insieme o ad altri messaggi: “La scuola ti aspetta presto a Grassano”, cartelloni esposti dagli stessi alunni, durante la  mini festa, organizzata dall’amministrazione comunale per augurare a Bill De Blasio un buon lavoro per il suo nuovo incarico.

Cartelloni e striscioni, che i ragazzi  hanno preparato sotto l’attenta guida delle loro insegnanti, utili non solo come momento di festa, ma ricchi di brevi messaggi  che hanno unito, in poche battute,  tanti chilometri  di distanza tra le due comunità. Nel discorso del sindaco Sanseverino il ricordo storico, anche attraverso la documentazione dell’Ufficio anagrafe, di Anna Brignati, nonna di Bill, ma soprattutto un messaggio alle giovani generazioni, cioè quello di non dimenticare mai le proprie origini.

«Dobbiamo tutti essere orgogliosi -ha commentato Sanseverino- che un figlio della nostra terra sia riuscito a ricoprire la massima carica della città tra le più importanti del mondo. E la stessa emozione che ci ha spinti oggi qui, a ritrovarci  in questa piazza deve avere lo stesso valore di esultanza ogni qualvolta questo potrebbe avvenire in ogni altro settore:  sportivo, culturale e musicale.

Non è nostra intenzione entrare in competizione con il comune di Sant’Agata dei Goti, ma gioire insieme a loro di questo momento di attenzione, che il mondo sta ponendo alle elezioni del nuovo sindaco di New York. Spero nei prossimi giorni di poter parlare con il sindaco di Sant’Agata dei Goti, per trovare un’intesa e magari una strada per  un gemellaggio, che ci porti a preparare bene l’annunciata venuta in Italia di Bill, nella prossima primavera.  Già da alcune settimane ho intrecciato una corrispondenza con il comitato elettorale di De Blasio, ma ancora più importante con uno dei suoi cugini John Briganti, il quale mi ha garantito di avere riferito direttamente al neo sindaco del  sostegno della nostra piccola comunità. L’idea dei 200 dollari inviati,  e ripresa dai media nei giorni scorsi, per noi ha un valore non tanto economico, ma  il messaggio che essi contengono quello di un sostegno morale durante la campagna elettorale che unitamente ai libri che parlano di Grassano ci auguriamo siano stati utili e a  dare più forza alle parole, ormai possiamo dire del  sindaco di New York, di essere orgoglioso di avere i nonni  Itlaliani».

E alla domanda se anche Grassano stia pensando di dare la cittadinanza onoraria a Bill De Blasio, con un evidente tono ironico, il primo cittadino ha così risposto: «Vedremo, deve meritarsela deve fare  bene il mestiere del sindaco».

Intanto, la famiglia Briganti attraverso il cugino di Bill, John Briganti, ha aperto una fitta corrispondenza con la nostra testata, inviandoci la bella foto, che pubblichiamo a centro pagina, dove è ritratta la famiglia Briganti al completo ad inizio anni Ottanta, con un giovanissimo Bill De Blasio (il più alto con i baffetti, che indichiamo con la freccia) e il cugino John, a sinistra con la maglia a righe. Quasi tutte le persone ritratte nella foto, sono state almeno una volta in Italia negli ultimi anni. Tornando a Grassano, l’unica traccia in Italia,  e a Grassano della famiglia Briganti è data dalla presenza di Gaetano, il fratello di Anna , nonna di Bill, l’unico che non seguì la famiglia in America.

Nel 2004, l’allora sindaco Nicola Bonelli e Pietro Viscera Presidente del Consigio Comunale organizzarono una evento commemorativo in onore proprio  di Gaetano Briganti posizionando  una targa davanti alla casa paterna in via chiesa, alla presenza di  un suo nipote, ma in quell’occasione si parlò  anche dell’operato di Gaetano Briganti come docente universitario  ma nessun accenno alla famiglia in America.

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