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MONTESCAGLIOSO – Tecnici del Centro nazionale delle ricerche hanno installato a Montescaglioso, su un edificio, una cabina di monitoraggio per raccogliere dati sulla vasta frana che ha interessato la scorsa settimana contrada “Cinquebocche” e la strada “Piani Bradano”, determinando lo sgombero di abitazioni e stabilimenti artigianli e commerciali.

Lo ha reso noto l’assessore comunale ai Lavori pubblici, Roberto Venezia: «Il sistema di rilevazione -ha spiegato Venezia- consentirà di monitorare costantemente la situazione dell’area con un afflusso continuo di dati, importanti per definire il programma di interventi».

Oggi si insedierà in municipio il tavolo tecnico e di coordinamento operativo, che avrà il ruolo di sostegno all’amministrazione comunale, di coordinamento delle azioni di studio, monitoraggio e messa in sicurezza dell’area, è composto, oltre che nelle strutture dei Centri di Competenza del Dipartimento di Protezione Civile e dei vigili del Fuoco, dal dirigente generale del Dipartimento Infrastrutture Mario Cerverizzo, con funzioni di Coordinatore, dai dirigenti regionali Gerardo Calvello e Giovanni De Costanzo, dal direttore dell’Autorità di Bacino della Basilicata Antonio Anatrone, e dai docenti universitari  Francesco Sdau , il prof. Spilotro ed il prof. Ruggero Ermini.

Martedì il prefetto, accolto dal sindaco Silvaggi, dal vice sindaco Eletto e dall’assessore alla Protezione civile, Piero Avena, ha incontrato il  titolare della marmeria adiacente l’ipermercato e il titolare di un magazzino per attrezzature e prodotti per l’agricoltura. Un opificio, quello di Pietro Antonio Parchitelli costruito soltanto cinque anni fa, quando, in seconda generazione, il giovane Pietro Antonio aveva deciso di delocalizzare l’attività del padre al fine di rendere più agevole il lavoro. La voglia di ricominciare è tanta dice l’imprenditore, ma le risorse non ci sono perchè sono state investite negli ultimi anni per comprare il terreno dove ora sorge ormai deserto il piccolo capannone prefabbricato che ospita la marmeria. «Abbiamo individuato un altro sito -ci dice Parchitelli- ma sostenere i costi di fitto è difficile in questo momento in cui si cerca di sopravvivere,  inoltre per motivi logistici e di sicurezza, è difficile   recuperare sia i materiali che le attrezzature». Occorrerebbe, dice Parchitelli che ci fosse subito un impegno concreto per sostenere almeno il costo del fitto e riprendere così l’attività ripristinando i posti di lavoro. Il vice sindaco, Angelo Eletto, ha dichiarato che alcuni proprietari di lotti edificabili della zona industriale sita sulla p 175 in contrada “Tre Confini” poco distante dal luogo del disastro, vogliono mettere a disposizione quelle proprietà per le aziende danneggiate dalla frana. Intanto si lavora senza sosta per ripristinare la rete fognaria che da giorni scarica a valle i liquami facendo aumentare le acque lungo la frana. In questi giorni, sugli organi di stampa,  è intervenuto il “Movimento Difesa del Cittadino” che da ormai un decennio ha cercato tramite il suo presidente, oggi onorario, la dott.ssa Maria Michela Bitondo, di sollevare il problema idrogeologico di Montescaglioso, allertando le autorità competenti e fornendo apposita documentazione fotografica. L’assessore Avena esorta i cittadini ad osservare il divieto di transito nella zona, mentre annuncia che in questi giorni si terrà un incontro pubblico per illustrare la situazione.

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