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CATANZARO – E’ un pozzo senza fine. Una inchiesta che sembra non trovare mai una conclusione. A pochi giorni di distanza dal fermo di 50 persone tra calciatori e dirigenti, l’indagine della Procura di Catanzaro continua a svelare inquietanti retroscena legati alle partite truccate tra Lega Pro e Serie D (LEGGI).
Certo, gli investigatori avevano annunciato ulteriori risvolti, ma a poche ore di distanza le indagini si allargano a macchia d’olio (LEGGI LE NUOVE INDISCREZIONI). Così, in quello che è già considerato il nuovo filone, sono otto le società su cui sono in corso approfondimenti da parte della squadra mobile di Catanzaro e dello Sco in relazione al calcioscommesse.
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Oltre a Salernitana, Benevento e Ascoli, ulteriori accertamenti riguardano Reggina, Messina, Renate, Torres, Viterbese e Nuorese – le ultime due di serie D, le altre Lega Pro – in relazione alle gare: Salernitana-Messina, Ascoli-Santarcangelo, Reggina-Benevento, Renate-Torres e Viterbese-Nuorese giocate tra novembre e gennaio scorsi.
In questo nuovo filone investigativo sono una quindicina, al momento, le persone coinvolte. Sotto la lente degli investigatori non solo la Salernitana, come emerso dai primissimi sviluppi seguiti al blitz “Dirty soccer”, rispetto alla quale il match piu’ “sospetto” sarebbe quello disputato ad aprile con la sconfitta del Barletta, ma anche altre sette squadre di Lega Pro e Serie D, in relazione ad almeno sei partite tutte disputate nei mesi scorsi. Gli inquirenti, il sostituto procuratore della Direzione distrettuale antimafia Elio Romano in testa, sarebbero a quanto pare ad un passo da significativi sviluppi che potrebbero portare ad altre eclatanti attivita’ nel giro di qualche settimana.
Tutto questo mentre sono partite le prime convalide dei fermi e le persone coinvolte provano a fornire la loro versione dei fatti, con le società che tentano di evitare coinvolgimenti che potrebbero portare pesanti risvolti sportivi.
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