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CHE tiri aria brutta nel Partito Democratico Lucano è risaputo, gli strascichi ci sono da tempo e del resto in un gran calderone retto solo sulla gestione del potere, prima o poi dovevano uscire fuori i distinguo, le lotte intestine ed anche le incompatibilità personali. Le ultime uscite dell’assessore Restaino, durissime nei confronti del segretario regionale Speranza, le accuse di “procure parallele” in Regione, la stessa ammissione di Folino di un Pd retto sulla prassi della raccomandazione sono il segnale di uno scollamento e di una frattura interna dura. Che sia l’inizio di una faida interna oppure solo i mal di pancia di posizionamenti interni poi “guariti” dall’elisir dell’eterno potere staremo a vedere. Però tutto questo non ci sorprende, però tutto questo lo abbiamo sempre detto in passato; del resto un coagulo di partiti e partitini uniti solo in funzione elettoralistica certo non porta benefici ai lucani. La realtà, i numeri dell’economia, l’inerzia amministrativa lo dimostra. Il Popolo della Libertà di Basilicata al quale alcuni commentatori politici chiedono se sia pronto a essere vera alternativa – sta creando le possibilità per un cambio di sistema radicale con innesti di liberalismo, meritocrazia e buona politica rivolta solo a beneficio dei cittadini. Da tempo sto lavorando a questo progetto, a questa idea di un nuovo Pdl capace di aprirsi alla società ed intercettare il voto e la fiducia anche degli “sfiduciati” elettori delle sinistre basilicatesi. Questo è il senso del motto “Io non ci Sto” condiviso dal sottoscritto e da tanti cittadini che hanno condiviso un percorso comune per un “rinnovamento “ nel Popolo della Libertà. Ma sia chiaro, è un percorso politico, una svolta anche culturale. Va oltre un mero congresso di partito, va oltre la distinzione tra “falchi” e “colombe”, non è una resa di conti interna ma uno stimolo a cambiare la direzione della Politica nella nostra regione. L’opinione pubblica si chiede se il Pdl sarà capace di dare “segnali forti” ?. Io ne sono convinto. Qualche giornalista si chiede se oltre a Gianni Rosa anche il sen. Viceconte abbia interesse a dare una svolta alla strategia del Pdl lucano. Io sono convinto che Viceconte accetterà questa sfida. Come sono convinto che ci sarà l’impegno di tutta la classe dirigente dalle cariche istituzionali fino al consigliere comunale di opposizione di qualunque paese lucano. Ma soprattutto, dopo il successo della campagna di tesseramento, ci sarà l’apporto fondamentale e straordinario di tutte quelle donne, uomini e soprattutto giovani – tanti giovani – che hanno dato fiducia al Pdl. Rimarco che tanti sono nuovi tesserati, provenienti da mondi culturali e politici differenti. Personalmente il mio tamburo battente contro la Giunta De Filippo continuerà assieme al mio impegno di portare nuove idee e proposte per un Pdl più forte e capace di poter vincere contro la corazzata “rossa” di De Filippo e compagni. Ma preciso, poiché viene data troppa enfasi nel distinguere i buoni ed i brutti in ogni partito, che ogni mio sforzo, ogni mia azione, ogni mia attività politica è rivolta solo e soltanto a poter contribuire ad un futuro migliore per i Lucani. Quindi a smantellare l’apparato di potere politico e corporativo che vige in Basilicata, che è solo e soltanto alimentato, foraggiato e asservito al Partito Regione. Il Pdl ne è fuori, non partecipa al banchetto a spese dei cittadini. Sia chiaro anche ai cronisti e analisti: i miei avversari politici sono nel centrosinistra e sono del centrosinistra. Se qualcuno specula su presunte lotte intestine nel Pdl o sbaglia scambiando la dialettica e le ricchezze di opinioni interne per uno scontro personalistico o ci specula per mille motivi. Ma meglio rimarcarlo: Io non ci sto con De Filippo, con chi lo sostituirà e anche con chi l’ha preceduto perché i disastri lucani hanno radici lontane ai quali qualche attuale senatore Pd ha contribuito notevolmente. Altro che possibile salvatore della Basilicata, basta vedere l’inerzia e l’inefficacia dagli accordi con l’Eni alle mancate politiche di quando sedeva nel governo.

Gianni Rosa
Consigliere regionale Pdl

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