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GIOIA TAURO – Per un attimo ha temuto il peggio l’inquilino del condominio “Petrace” che, intorno alle 16.30, scendendo dalla propria autovettura, subito dopo averla parcheggiata sul ciglio della strada a pochi metri dall’ingresso dello stabile ubicato sulla Statale 18, si è ritrovato davanti un ordigno rudimentale. 

Sul posto è immediatamente intervenuta la Polizia scientifica insieme con gli artificieri che hanno disinnescato la bomba posta a ridosso del muretto che delimita l’immobile. L’esplosivo era composto da un barattolo ricoperto di cartone e riempito di polvere da sparo collegata ad una miccia. Il contenitore si presentava in parte annerito. L’ipotesi è che qualcuno abbia provato ad innescare l’ordigno ma, evidentemente, il meccanismo di accensione ha fatto cilecca infiammando solo il rivestimento. Inoltre, intorno alla bomba, sono state rinvenute tracce di polvere da sparo. Ciò significherebbe che l’esplosivo non è stato collocato con cura, ma gettato probabilmente dal finestrino di un’automobile. Nell’impatto con l’asfalto, rotolando, la bomba avrebbe dunque perso parte del contenuto. Il punto di ritrovamento fa pensare ancora che l’ordigno fosse rivolto ad una delle automobili parcheggiate. Infatti, quella porzione di carreggiata viene utilizzata dai residenti del condominio per sistemare i propri mezzi. Le indagini della Polizia faranno luce sull’episodio in questione che la dice lunga rispetto al clima di tensione e paura che si respira in questo periodo a Gioia Tauro. Il ricordo della bomba fatta deflagrare l’8 settembre scorso su una colonnina di benzina vicina alla Stazione ferroviaria, in pieno centro città, è ancora fresco tra gli abitanti della città del porto. A destare preoccupazione è stata non solo la spregiudicatezza di chi ha compiuto un attentato che si poteva trasformare in strage, perché il liquido infiammabile avrebbe potuto amplificare la forza d’urto, ma anche l’orario dell’accaduto, mezzanotte circa. Trovarsi nel posto sbagliato al momento sbagliato a Gioia Tauro può risultare fatale. Nei mesi addietro diversi veicoli sono stati fatti saltare in aria. E poi esercizi commerciali presi di mira con bombe o pistolettate. Un segno visibile di quella ferocia eseguita da criminali senza scrupoli. I cittadini passano e guardano vetrine divelte o perforate dal braccio armato della delinquenza. I danni si riparano, ma il trauma psicologico rimane indelebile a chi subisce atti di prepotenza del genere.

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