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POTENZA – «Non può sentirsi libera oggi una famiglia, non può», ha detto ieri il vescovo Agostino Superbo, celebrando nella parrocchia di Sant’Anna a Potenza la Veglia per la Pace. Riprendendo il messaggio sociale lanciato da papa Bergoglio, Superbo, con i cittadini intervenuti alla celebrazione, ha voluto ricordare come siano troppe le catene che tengono imprigionate le persone. Disoccupazione, emarginazione, povertà: la libertà non può esprimersi senza autonomia quotidiana.
Anche di questo si racconta nel passaggio al nuovo anno, che a Potenza è stato vissuto sotto più prospettive.
Una crescente povertà diffusa e le tante vertenze aperte – in particolare alcune che toccano da vicino la realtà produttiva del capoluogo come il caso della Ronda – hanno fatto da sfondo alla festa. La crisi economica ha inevitabilmente dettato l’andamento dei festeggiamenti, organizzati per lo più in casa, con amici e parenti.
A costruire il contesto della notte più lunga dell’anno ci ha pensato anche il maltempo: gelo e disagi alla viabilità nel Potentino hanno scoraggiato molti nel raggiungere le tante feste private organizzate nel capoluogo. Tutte con un tema o con un’atmosfera precisa a cui “adeguarsi”. E così un tuffo negli anni Venti al Civico 197, oppure musica – molta musica – e videogiochi anni Ottanta e Novanta a disposizione al centro Cecilia di Tito Scalo. Ancora, brindisi e atmosfera soft nella terrazza del grande Albergo; pienone per Atomico 2015, il Capodanno organizzato all’Efab.
Il freddo ha scoraggiato anche i potentini che avevano deciso di brindare in piazza Prefettura, dove l’amministrazione e la Pro Loco avevano organizzato un concerto dei Folkabestia. Erano in pochi sotto il palco. C’era il sindaco Dario De Luca che si è concesso un brindisi: l’augurio è destinato a tutta la città.
Purtroppo prevenzione e continui messaggi di avvertimento, non hanno scoraggiato l’uso di botti e fuochi pirotecnici: sono quattro le persone che si sono ferite nel Potentino. Due sono state ricoverate nell’ospedale San Carlo con prognosi di 30 giorni. Altri due feriti, invece, sono stati ricoverati nell’ospedale di Melfi, colpiti uno alle mani e l’altro agli occhi: hanno ferite guaribili in sette giorni.
Diversi interventi degli operatori sanitari hanno riguardato soprattutto cittadini caduti a causa del ghiaccio presente sulle strade, o ragazzi che hanno fatto eccessivo uso di alcol.
Si è fatto attendere, invece, il primo nato dell’anno del 2015 lucano. Maria Francesca è nata alle 8.15 nell’ospedale San Carlo di Potenza.
Tra cene, brindisi e lo sguardo al nuovo anno, la città ha raccontato anche altro. Mentre in tanti festeggiavano in casa o nei locali, sognando mesi migliori e dando l’addio al 2014, in stazione c’era chi cercava riparo e sulla panchina della sala d’aspetto trascorreva il suo Capodanno.

s.lorusso@luedi.it

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