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Lo scambio di un involucro che, all’apparenza, poteva contenere droga, è all’origine della scoperta di un «giro» di assegni falsi – fra un uomo di 59 anni residente in Svizzera, ma originario di Roma, e due imprenditori della provincia di Bologna – scoperto da un carabiniere in servizio a Matera in un’area di servizio di Altamura, che ha portato all’arresto dei tre, accusati il primo di riciclaggio e gli altri due di concorso in ricettazione aggravata.

Dopo che il militare, libero dal servizio, ha notato lo scambio, le due auto sono state bloccate da altri Carabinieri e su quella dei due imprenditori sono stati trovati quattro assegni da 50 mila euro ciascuno. Sono risultati falsi, ma riconducibili ad un blocchetto di 80 assegni che una banca di Genova aveva spedito nel 2010, con un corriere, alla sua filiale di Bari: indagini sono state avviate per cercare gli altri 76 titoli mancanti. 

I Carabinieri e la Procura della Repubblica di Bari – che coordina l’inchiesta – indagano per stabilire perchè i tre sono passati da Matera prima di spostarsi verso Altamura e a che cosa servissero i quattro assegni. Dei tre arrestati, l’uomo residente in Svizzera ha precedenti per reati contro il patrimonio; uno dei due imprenditori ha precedenti per furto e falso. 

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