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Hanno prima rifiutato i pasti, poi sono autoreclusi nel penitenziario a fine turno, e adesso hanno iniziato anche lo sciopero della fame. Gli agenti della polizia penitenziaria di Rossano, in servizio nell’istituto penitenziario, mettono in evidenza che, a distanza di un mese dall’avvio delle iniziative mirate a sensibilizzare sulla loro situazione, non hanno ottenuto alcuna certezza sulle richieste di ampliamento della pianta organica, sull’ integrazione dell’organico per la gestione dei terroristi e sulla liquidazione degli arretrati degli straordinari e delle missioni. Da una settimana una decina di agenti in servizio nel carcere non tornano nelle proprie famiglie dopo l’orario di lavoro.

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