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Si aggrava la posizione – e di conseguenza la misura cautelare – dell’uomo accusato di aver appiccato il fuoco alla casa della donna con cui, non ricambiato, avrebbe voluto avere una relazione.

L’aggravamento della misura cautelare, dagli arresti domiciliari alla custodia in carcere, è stata decisa dal gip di Potenza.

I carabinieri della Compagnia di Venosa hanno acquisito ulteriori «circostanziati e univoci» elementi di colpevolezza nei confronti dell’uomo, un medico di Lavello arrestato domenica scorsa dai Carabinieri per stalking e per l’incendio doloso.

Una cesoia, utilizzata dal libero professionista, per entrare nell’abitazione, è stata posta sotto sequestro.

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