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C’è voluto il violento nubifragio che si è abbattuto sabato pomeriggio su Matera, per interrompere per qualche ora le visite guidate che il Fai di Matera aveva organizzato al Castello Tramontano. Ad acquazzone terminato, però, il pubblico è tornato davanti all’ingresso del monumento. Segno che l’iniziativa che spesso impegna i giovani volontari della delegazione materana, è diventata una vera e propria consuetudine a cui anche i materani sono legati e che dimostra il significativo senso civico di questa fondazione.

L’apertura del castello, sabato, coincideva con la  XVI Giornata nazionale dei Castelli  che ha aperto al pubblico in tutta Italia anche fortezze, borghi murati e torri. Rosalba Demetrio, vice presidente regionale, traccia un bilancio dell’iniziativa di sabato ma soprattutto delle attività che impegnano la delegazione materana.

«Abbiamo aperto le visite a metà giornata – spiega – perchè spesso la mattina per molti è ancora una giornata lavorativa e anche gli studenti sono impegnati. Otto ragazzi infatti sono diventati volontari di Casa Noha a tutti gli effetti. Sono giovani che, come altri, hanno fatto richiesta di volontariato attivo e per questo in occasione di ogni manifestazione sono pronti».

Il pomeriggio “movimentato” di sabato, però, non ha ridotto la motivazione. Le visite erano previste dalle 15 alle 20, con una durata media di circa 30 minuti.

«C’è stata una partenza buona con tre gruppi che si sono formati subito. Dopo la pioggia, le persone sono tornare comunque alla spicciolata. In tutto sono state 170 le persone che hanno visitato il castello». Un’ottima prova di partecipazione e attivismo. «E’ la dimostrazione della continuità di un impegno. Il nostro desiderio – prosegue Rosalba Demetrio – è quello di poter continuare a rendere fruibile questo monumento tutte le volte che ce ne viene data la possibilità».

Particolarmente suggestiva la visita: viene percorsa la torre di accesso principale fino al torrione che  garantisce lo sguardo sul panorama dell’intera città. L’uscita, invece, avviene dall’altra parte.

Il fascino del castello, comunque, colpisce ancora anche i materani.

«Ci tengono moltissimo. In realtà apriamo anche perchè qualcuno, deluso, non è riuscito a partecipare agli appuntamenti. In altre occasioni, come a Pasquetta, i turisti sono stati molti. In tutti i casi per noi è importante la comunicazione, che informa il pubblico affinchè risponda».

L’obiettivo è quello di rendere organico questo impegno, ma l’iter burocratico non è dei più semplici e i lavori ancora non completati nella struttura non facilitano le cose.

La speranza, nel frattempo, è che si possa eventualmente ripetere l’iniziativa a metà ottobre in coincidenza con la Fai Marathon».

Sperando che il maltempo, stavolta, non ci metta lo zampino.

a.ciervo@luedi.it

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