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CATANZARO – Il giudice per l’udienza preliminare, Livio Sabatini,  ha rigettato la richiesta di patteggiamento per Francesco Marcello, l’addetto alla segreteria dell’Università “Magna Graecia” di Catanzaro, principale indagato nell’inchiesta della Procura su presunti casi di esami venduti all’Università Magna Graecia di Catanzaro. L’uomo, è stato così rinviato a giudizio. In tutto sono 80 persone, oltre a lui ci sono studenti, tre impiegati (Nicola Paino, Giuseppe Albi e Rosanna Magliocco) e due docenti: Andrea Porciello e Alessandro Morelli. 

Accolti 12 patteggiamenti a pene variabili da 1 anno e 4 mesi a 2 anni di reclusione  quantificate rispetto al numero di falsi esami che l’accusa contesta agli indagati e cinque richieste di  abbreviato per i quali il processo è stato rinviato a  marzo. Corruzione, falso ideologico e materiale del pubblico ufficiale in atto pubblico, falso per indurre in errore l’Ateneo, soppressione e distruzione di atti, le accuse ipotizzate a vario titolo dai sostituto procuratori Salvatore Curcio (oggi in forza alla procura generale) e Paolo Petrolo. A 4 persone, inoltre, viene contestato il reato di associazione per delinquere.

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