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CATANZARO – I sostituti procuratori della Repubblica di Catanzaro Gerardo Dominijanni e Domenico Guarascio hanno chiesto il rinvio a giudizio dell’ex sostituto procuratore generale di Reggio Calabria, ora in servizio alla Procura generale presso la Corte d’appello di Roma, Francesco Mollace, per Luciano Lo Giudice, fratello del boss di ‘ndrangheta Antonino Lo Giudice, e Antonino Spanò. 

La contestazione ai quattro indagati è di corruzione in atti giudiziari in concorso. L’inchiesta condotta da Dominijanni e Guarascio e diretta dal Procuratore della Repubblica, Vincenzo Antonio Lombardo, ha avuto inizio dopo il memoriale di Nino Lo Giudice (LEGGI IL SUO PROFILO TRACCIATO DURANTE LA LATITANZA), boss dell’omonima cosca della ‘ndrangheta (LEGGI LA NOTIZIA SUL PRIMO MEMORIAL e SUL SECONDO MEMORIALE DI LO GIUDICE). 

GUARDA IL VIDEO DEL MEMORIALE DI LO GIUDICE

La Procura di Catanzaro, competente per le vicende che riguardano i magistrati del distretto di Reggio Calabria, ipotizza nei confronti di Mollace alcune omissioni nelle indagini sulla cosca della ‘ndrangheta dei Lo Giudice e circa l’omicidio di Angela Costantino, moglie del boss Pietro Lo Giudice. Su quest’ultima vicenda i pm del capoluogo calabrese ipotizzano l’omessa riapertura delle indagini anche in presenza di dichiarazioni rese dai collaboratori di giustizia Maurizio Lo Giudice e Paolo Iannò. Nel corso delle indagini Mollace è stato sentito dai magistrati di Catanzaro ed ha fornito una serie di documenti ed atti che dimostrerebbero la sua estraneità alle accuse.

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