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I farmacisti lamentano il mancato pagamento delle mensilità di agosto, settembre e ottobre 2011 e anche per questo motivo Federfarma ha proclamato per il 30 gennaio una serrata delle farmacie della provincia di Catanzaro «ad eccezione di quelle tenute ad espletare servizio continuativo in base ai turni determinati dalle diverse Aziende Sanitarie territorialmente competenti».
L’associazione precisa che «le farmacie si vedranno costrette anche a domandare la tutela dei propri diritti in ogni competente sede giudiziale». Le ragioni della protesta sono sintetizzate in un comunicato stampa nel quale è scritto che «I farmacisti non possono continuare a farsi carico, professionalmente ed economicamente, dei risparmi di spesa e dell’innalzamento dei livelli di efficienza ed efficacia dell’assistenza farmaceutica territoriale che pure hanno procurato e procurano al governo regionale, il quale puntualmente se ne fa vanto in ogni occasione pubblica istituzionale piuttosto che politica. Non è obiettivamente tollerabile che i farmacisti continuino a rispettare nella forma e nella sostanza tutti gli accordi e gli impegni sottoscritti (vedi Distribuzione per Conto), mentre il Governo regionale prosegue con il proprio comportamento meramente e inaccettabilmente dilatorio. I farmacisti – prosegue Federfarma – non solo sono stanchi di ricevere rassicurazioni – puntualmente disattese, che rinviano di giorno in giorno pagamenti che sarebbero dovuti avvenire entro la soglia dei 2 mesi, ma non possono nemmeno sopportare oltre la totale assenza di risposta del Governo regionale a fronte di tutti gli impegni sostanziali assunti in quella data, e cioè l’impegno a regolarizzare i pagamenti con azioni progressivamente mirate ad eliminare gli arretrati entro la fine del 30 giugno 2012, nonchè l’impegno a coordinare un tavolo di concertazione per la sottoscrizione di un accordo transattivo relativo agli interessi maturati e maturandi sui ritardati pagamenti. Nonostante l’autorevole intervento, a fronte dell’ennesima ingiustificabile omissione degli impegni assunti da Regione e ASP per la provincia di Catanzaro, del prefetto Antonio Reppucci, da noi interpellato, per l’altissima carica istituzionale ricoperta; nonostante gli innumerevoli contatti formali ed informali e i ripetuti inviti rivolti ai vari rappresentanti regionali a tutt’oggi – lamentano i farmacisti – non è stato possibile arrivare ad una soluzione del problema. Da parte della regione e dell’ASP di Catanzaro solo promesse, solo parole al vento».

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