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CATANZARO – L’ampliamento della discarica Alli di Catanzaro non doveva essere realizzato perchè fatto in una zona ad alta pericolosità franosa. A questa conclusione sono giunti i consulenti della Procura della Repubblica di Catanzaro che hanno redatto una voluminosa perizia sui lavori di ampliamento dell’impianto.   La perizia, composta da oltre seicento pagine, è stata depositata al sostituto procuratore della Repubblica, Carlo Villani, che sta indagando sulla regolarità della documentazione relativamente alle autorizzazioni, alla progettazione e all’affidamento ed esecuzione dei lavori.  

 I consulenti della Procura hanno riscontrato anche presunte anomalie circa l’iter relativo alla procedura di autorizzazione dei lavori di ampliamento. Alla parte relativa alla pericolosità franosa dell’area i consulenti hanno dedicato alcune decine di pagine analizzando i rischi cui è sottoposto l’impianto. La perizia è ora al vaglio del Pm Villani che sta analizzando ogni spunto investigativo fornito dai consulenti.   La nuova inchiesta sulla discarica Alli di Catanzaro è successiva ad altre indagini sulla gestione dell’impianto e sull’evasione fiscale della Enertech, la società che gestiva la struttura. 

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