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La Procura di Catanzaro ha disposto il dissequestro della gran parte delle società sequestrate nell’agosto scorso, nell’ambito di un’inchiesta su un giro di evasione fiscale che sarebbe stato messo in atto da alcuni imprenditori del settore dello smaltimento dei rifiuti.
Il provvedimento di dissequestro, emesso dal sostituto procuratore Carlo Villani (in foto), riguarda tutte le aziende escluse la società Enertech, che gestisce la discarica in località Alli di Catanzaro; la ‘Magazzini generali’ e la ‘Gavioli spa’.
Nel settembre scorso la Procura aveva dissequestrato alcuni conti correnti intestati alle società di cui era amministratore Stefano Gavioli, indagato nell’ambito dell’inchiesta insieme ad altre sei persone. Tre imprenditori indagati, secondo l’accusa, avrebbero evaso il fisco con un sistema di società costituite come scatole cinesi e, nonostante i debiti con l’erario, sarebbero riusciti a percepire i fondi dall’ufficio del Commissario per l’emergenza ambientale in Calabria. Nel corso delle indagini, nell’agosto scorso, erano stati sequestrati beni per 90 milioni di euro.

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