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Dopo giorni di proteste serrate da parte dei lavoratori dell’azienda autolinee Lirosi, sembra essere tornata la calma a Catanzaro, dove per giorni autobus hanno bloccato numerose strade creando non pochi disagi. Ma nei lavoratori permane la disperazione mista a rabbia per un futuro ancora incerto, per loro e le rispettive famiglie. Chiedono risposte al governatore Giuseppe Scopelliti, al quale suggeriscono di intervenire al più presto sulla questione del Tfr, visto che comunque le autolinee Lirosi offrono un servizio pubblico. Dopo il blocco dei binari a Catanzaro Lido, e del presidio ieri, davanti al palazzo della Regione a Rione De Filippis, dove da giorni sono in sosta gli autobus, si attende con ansia un incontro che nemmeno ieri ha avuto luogo.
La situazione è comunque rimasta stabile anche grazie al monitoraggio della Digos. Intanto, arrivano gli attestati di solidarietà alle forze dell’ordine impegnate in questa difficile situazione. In primis quella della segreteria provinciale dell’Ugl Polizia che esprime in una nota «vicinanza ai colleghi impegnati da giorni a garantire l’ordine pubblico nel capoluogo in occasione della protesta dei lavoratori delle Autolinee Lirosi che ancora una volta hanno dimostrato grande professionalità nel gestire la situazione che ha raggiunto il suo picco più drammatico alla stazione di Catanzaro Lido». L’Ugl vuole sottolineare come nonostante i tagli operati per il settore si riesca a garantire la difesa delle istituzioni e la difesa dell’ordine pubblico grazie allo spirito di sacrificio e l’abnegazione degli agenti di polizia. «Occorre che – conclude il comunicato Ugl – le istituzioni siano più attente, in termini di risorse, nei confronti dei poliziotti catanzaresi che quotidianamente hanno il difficile ruolo di tutori dell’ordine pubblico nel capoluogo». Lavoratori da una parte e dall’altra, in difficoltà.
Intanto ai dipendenti della Lirosi giunge anche la solidarietà del Partito dei Comunisti Italiani di Polistena: «Il diritto al lavoro – è scritto in una nota – è, ancora una volta, calpestato in nome di scelte che penalizzano esclusivamente chi, onestamente, cerca di guadagnarsi da vivere. Le scelte del governo Berlusconi, avvallate anche dal governatore Scopelliti, stanno mettendo in ginocchio l’economia della nostra terra ed, in particolare, quella della Piana di Gioia Tauro. Il taglio ai trasporti, che già ha provocato la chiusura delle linee taurensi e la conseguenza perdita di numerosi posti di lavoro, ora mette a forte rischio il futuro di decine di lavoratori e delle proprie famiglie. Chi governa questa regione dovrebbe battersi per i diritti dei propri conterranei, lavoratori e cittadini ed invece, oggi, nemmeno si degna di ricevere chi protesta per i propri diritti. Tutto questo è inaccettabile e mortifica un’intera regione, oggi governata da una classe politica inconsistente, evanescente e lontana dalle necessità dei cittadini».
«Scelte sciagurate – prosegue – che, oltre a penalizzare i lavoratori, procurano numerosi disservizi anche per i pendolari e per gli studenti che si trovano a doversi spostare con mezzi propri e con delle spese maggiori. Il compagno Sindaco di Polistena, Michele Tripodi, insieme ad una delegazione di sindaci della Piana, ha chiesto il ripristino dei servizi al 31 dicembre del 2010 perchè siamo convinti che, dal diritto alla mobilità, dipendano il diritto allo studio, al lavoro e alla salute. Chiediamo che il governatore Scopelliti si adoperi al più presto per la risoluzione di questo problema in maniera definitiva, chiediamo, inoltre, maggiori garanzie per i lavoratori e maggiori servizi per il nostro territorio».

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