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VIBO VALENTIA – “Nasty Embassy” l’avevano chiamata gli uomini della Mobile di Catanzaro che avevano condotto l’inchiesta coordinata dalla Dda di Catanzaro nella persona del sostituto Pierpaolo Bruni. Inchiesta che ha tenuto nella sua fase preliminare davanti al gup distrettuale Licio Sabatini che ha disposto il rinvio a giudizio per i tre imputati nel procedimento. Tre vibonesi per i quali il prossimo 19 gennaio inizierà il dibattimento davanti al tribunale di Vibo. Accolte, quindi, le richieste del pm contro le quali il collegio di difesa (gli avvocati Francesco Sabatino per Vincenzo Mantella,  Sabatino e Francesco Catanzaro per Andrea Mantella e Giuseppe Di Renzo con Salvatore Staiano per Morelli) si era opposto nel corso degli interventi di ieri mattina, sostenendo con forza il proscioglimento per i rispettivi clienti accusati a vario titolo di estorsione e violenza privata ai danni dell’imprenditore vibonese di autovetture Domenico Russo. Imprenditore che, secondo l’ipotesi accusatoria, avrebbe versato somme di denaro al vertice del gruppo stesso, vale a dire a Mantella, nel periodo in cui si trovava in custodia domiciliare nella clinica “Villa verde” a Donnici. L’indagine si inserisce nel proficuo solco investigativo che la Dda di Catanzaro ha tracciato con l’operazione “The goodfellas” attraverso la quale serano state scoperchiate le dinamiche criminali, ed in particolare estorsive, perpetuatesi nella città di Vibo Valentia.

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