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MELFI – Si parla tanto di rilancio del centro storico. Un discorso generale, che ovviamente riguarda anche la città di Melfi. Molte attività della via dello shopping hanno chiuso, la maggioranza dei cittadini è residente al di fuori delle cinta murarie, anche struscio e passeggio si sono spostati altrove. “Risvegliare dal coma, il paziente centro storico”, non è affatto impresa semplice.
La parte antica della città è stata svuotata. L’espansione urbanistica si è estesa a dismisura. Melfi ha un territorio ampissimo. Negli anni la città anziché estendersi in maniera circolare, si è estesa in lunghezza. Conseguenza, un paese notevolmente distante tra le varie aree. Basti pensare che tra il nuovo quartiere Bicocca ed il centro storico, vi sono ben 6 chilometri. Per una città di 17-000 abitanti, davvero tantissimi. Le nuove abitazione, sorte lontano dal centro, hanno accolto le nuove e giovani famiglie. Nella zona storica ormai ci abitano in pochi. Anche le attività commerciali, sorgono nei pressi delle nuove aree abitative, dove risiedono la maggior parte delle persone. Un discorso logico.
Per cercare di recuperare, l’amministrazione comunale ha deciso di incentivare chi intende aprire nuove attività commerciali ed artigianali nel centro. Esenzione triennale della Tari, la nuova tassa sui rifiuti, per chi apre in centro. In più non si paga la Tasi e l’Imu è stata dimezzata. Ovviamente previste anche agevolazioni per chi si sposta in centro trasferendo le attività già esistenti. Pronti due nuovi bandi.
Un fondo di 50mila per il 2014, da rifinanziare nel 2015, inserendo più soldi, da destinare alla riqualificazioni delle attività già esistenti. Un altro fondo da 100mila euro da destinare alla crescita demografica, al fine di inglosire chi potrebbe trasferire la propria residenza nel centro storico o che decidesse di abitare ex novo nella parte antica della città. A questi interventi incentivanti, vanno poi messi in conto gli investimenti, i progetti e le opere che riguarderanno il centro storico.
Il percorso turistico teso a valorizzare la zona di Porta Calcinaia. Un opera che verrà eseguita grazie ad un finanziamento regionale di 380mila euro. Sistemazione del sentiero che da Porta Venosina conduce alla cripta di santa Margherita. Grazie a questo sentiero, con un camminamento di 800 metri, la chiesa rurale più importante della città, potrà essere integrata nella visita del centro storico.
Altro progetto molto accattivante quello riguardante la riqualificazione della zona delle casette asismiche 2 milioni e 610 mila euro da destinare a questo progetto, che ingloba anche la risrtutturazione della scuola Nitti.

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