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POTENZA – C’è la riqualificazione al centro del ‘programma elettorale’ di Angelo Galgano che, sabato sera, insieme al candidato sindaco Petrone, al capogruppo Pd alla Camera dei Deputati, Roberto Speranza, e al presidente di Ascom, Marco Trotta, ha incontrato residenti ed esercenti del centro storico del Capoluogo.

Una riqualificazione partecipata e solidale, al punto che, ha spiegato Galgano presentandosi ai cittadini, «invito fin da ora i futuri eletti in Consiglio ad occuparsi ‘fisicamente’, dopo l’insediamento, della manutenzione di un’area cittadina che potrebbe essere parco Montereale». Un modo – ha spiegato Galgano – per ricucire la spaccatuira tra politica e comunità, per mostrare alla gente che si vuole cambiare rotta e che, a partire dal comune di Potenza, la nuova leva politica vuol mettersi “al servizio della comunità”. «Potenza riqualificata – ha detto Galgano – la immagino curata nel verde come 40 anni fa. Città giardino, con parchi e aiuole ben tenuti, e con una comunità sensibilizzata al verde pubblico».

Approfondendo le proposte che Galgano porterebbe in Consiglio. «Riqualificare Potenza – ha detto – vuol dire recuperare tutto il patrimonio esistente e introdurre il concetto che ‘chi rompe paga’ o è tenuto a ripristinare come in origine, che si tratti di cittadini o di amministrazione pubblica». «Quando penso ad una città riqualificata – ha aggiunto – immagino la creazione di un nucleo d’intervento rapido che provveda, senza creare disservizi alla cittadinanza né contenziosi tra la stessa e l’Amministrazione, all’immediata soluzione delle emergenze. Penso all’abbattimento delle barriere architettoniche. Quanti sanno che un portatore d’handicap è impossibilitato a seguire, nel capoluogo, una stagione teatrale? Il centralissimo teatro Stabile, solo per fare un nome, non prevede accessi per disabili. Una città riqualificata -ha concluso Galgano-, l’immagino con un piano di gestione integrata dei rifiuti, con programmi di riciclo, di acquisto dei prodotti riciclati e di minimizzazione dei rifiuti. Niente va sprecato né incenerito». Anche per il candidato sindaco Petrone, cui la platea degli esercenti ha chiesto interventi urgenti per scongiurare il collasso del commercio in centro, «il solo modo per star vicino ai cittadini è di istituzionalizzare la pratica dell’ascolto. Per evitare le decisioni (Ztl in centro e sottopassaggio a rione Mancusi ndr) calate dall’alto che allontanano comunità e politici». Passando a parlare di programma elettorale Petrone ha detto: «Bisogna rivitalizzare il Centro, aprendolo agli universitari per esempio. Per loro dovranno essere ubicate in via Pretoria e dintorni sale studio, una mediateca e, magari, una facoltà universitaria. Anche gli uffici comunali di Sant’Antonio la Macchia vanno riportati in Centro, assieme a una serie d’eventi culturali che dovranno far vivere il cuore di Potenza 365 giorni l’anno»

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