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GIOIA TAURO – Si è levato stamattina da Gioia Tauro il grido di disapprovazione alla riforma del lavoro prospettata dal Governo Monti. La manifestazione voluta dalla Cgil comprensoriale ha espresso il disagio economico e sociale che vivono i cittadini del territorio. In settecento, tra lavoratori e pensionati, hanno sfilato per le vie del centro in un corteo al quale hanno preso parte gli immigrati di Rosarno, i lavoratori di Piana Ambiente e delle Linee Taurensi, ma anche i portuali e gli Lsu/Lpu. Successivamente, i dimostranti, con tanto di bandiere rosse al seguito, hanno fatto capolinea in Piazza Municipio dove, sul palco allestito per l’occasione, si sono susseguiti gli interventi, tra gli altri, del segretario generale Cgil-Piana di Gioia Tauro, Antonino Calogero, che ha altresì stigmatizzato l’operato del presidente della Regione Calabria. «Scopelliti sta distruggendo la nostra terra. E’ ora di finirla con la propaganda», ha così tuonato Calogero. Poi Fabrizio Solari, membro della segreteria nazionale cgiellina, è andato giù duro sul Governo nazionale. «I professori che hanno in mano il nostro Paese conoscono bene i libri ma non conoscono la realtà quotidiana della gente. 20 mld di euro sono stati sottratti alle pensioni – ha evidenziato Solari – e messi nel calderone dei mercati finanziari». Infine il segretario nazionale si è soffermato sulle liberalizzazioni che «non produrranno nulla di buono se non qualche farmacia in più», e sul tema dei giovani che «niente guadagneranno da questa riforma del lavoro».

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