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VIBO VALENTIA – Richieste pesanti quelle avanzate dal sostituto procuratore generale, Marisa Manzini nell’ambito del processo di appello per la cosiddetta “mafia di Ariola”. Una condanna all’ergastolo ed altre pene variabili dai sei mesi ai 10 anni nei confronti dei presunti esponenti delle cosche della ‘ndrangheta delle Preserre vibonesi. Le richieste di condanna sono state avanzate, nel corso del processo in corso davanti ai giudici della Corte d’Assise d’appello di Catanzaro. La condanna all’ergastolo è stata chiesta per Vincenzo Loielo, di 67 anni, accusato del duplice omicidio di Rocco Maiolo ed Emanuele Fatiga. In primo grado Loielo era stato assolto dal duplice delitto ed era stato condannato a 5 anni di reclusione per associazione per delinquere di tipo mafioso. Le altre richieste di condanna riguardano: Damiano Zaffino 2 anni; Enzo Taverniti 10 mesi; Piero Sabatino 8 anni (quattro anni e cinque mesi in primo grado solo per il reato di droga); Rocco Oppedisano 3 anni; Francesco Maiolo 4 anni; Angelo Maiolo 8 anni; Giuseppe Larobina, 2 anni; Michele Ganino, sei mesi; Antonino Forastefano 10 anni e 4 mesi (tre anni in primo grado).

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