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I Sindaci di Diamante, Belvedere Marittimo, Maierà, Sangineto e Marcello Sbarra, del direttivo Funzione pubblica della Cgil, hanno occupato la sede dell’Azienda sanitaria provinciale di Cosenza, «al fine di pervenire ad una risoluzione della vertenza dei lavoratori della casa di cura Ninetta Rosano-Clinica Tricarico di Belvedere Marittimo, che chiedono il pagamento dei numerosi stipendi arretrati. I Sindaci ed il sindacalista, è scritto in una nota, hanno chiesto di «incontrare con la massima urgenza le competenti autorità regionali: il presidente della Regione ed il Commissario dell’Asp». Altri Sindaci del comprensorio del Tirreno cosentino hanno raggiunto la sede dell’Asp di Cosenza per unirsi alla protesta.
Sul caso è intervenuto anche Carlo Guccione, consigliere regionale del Pd: «Dopo aver registrato, anche ufficialmente da parte del Governo regionale in Commissione Sanità, diverse rassicurazioni sulla vicenda dei pagamenti pregressi alle cliniche private e, in particolare, alla Casa di Cura «Ninetta Rosano-Clinica Tricarico» di Belvedere Marittimo, che vanta crediti per diversi milioni di euro, oggi dobbiamo prendere atto che il Presidente della Regione, Giuseppe Scopelliti, che è anche Commissario della sanità in Calabria, finora ha fatto solo chiacchiere e non ha assunto un solo provvedimento concreto».
«Occorre ricordare – prosegue Guccione – che questa Casa di Cura dispone di un attrezzato Pronto Soccorso che garantisce servizi sanitari efficienti a tutto il territorio e, uno dei rari casi in Calabria, è una struttura che eroga prestazioni anche a pazienti provenienti da altre regioni del Paese, producendo un avanzo di gestione di oltre due milioni di euro l’anno per emigrazione attiva. Per questo motivo, la decisione assunta questa mattina dai sindaci del Tirreno di occupare l’Asp di Cosenza, è una giusta iniziativa, che mira alla risoluzione di una vertenza che, ad oggi, vede i lavoratori della «Rosano» rivendicare il pagamento di diversi stipendi arretrati. Il Presidente Scopelliti -conclude il Consigliere regionale del Pd- non può continuare a fare proclami e promesse. È tempo, se si vuole evitare il rischio che le situazioni peggiorino ulteriormente e aumentino le tensioni sociali nella nostra regione, che questa Giunta regionale parolaia ed inconcludente, ad oltre un anno dalla sua elezione, comincia a dare risposte concrete e a governare sul serio, mettendo definitivamente da parte la demagogia e le false promesse».

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