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VENOSA – Anno nuovo, problemi nuovi per la cittadina oraziana. Come successo due anni fa per l’ospedale che ha chiuso per alcuni reparti in pieno periodo natalizio, adesso tocca all’Acquedotto Lucano il cui ufficio è stato chiuso. Il motivo? Problema di “Riorganizzazione e ristrutturazione della sede”, come fa sapere l’Ente. Questa chiusura, anche se è solo temporanea come ha comunicato allo scrivente una operatrice dell’acquedotto lucano interpellata attraverso il numero verde, creerà disagi non solo per la comunità di Venosa, ma per l’intera area da Lavello a  Montemilone e Forenza, da Maschito a Ripacandida e Ginestra. L’Ufficio di Venosa non aveva comunicato niente di questo trasferimento, neanche con un volantino, per cui sono stati in tanti che nella mattinata di ieri si sono presentati all’ingresso dell’ufficio per chiedere chiarimenti sulle bollette ricevute alcuni giorni fa.  Da Maschito, Mauro Caprioli ha detto: «mi sembra una vera e propria azione di sabotaggio. Resto esterrefatto, non informare il cittadino, che paga regolarmente le tasse, di questa chiusura è scandaloso. Neanche un cartello di comunicazione, totale assenza di trasparenza. Come faranno gli anziani a raggiungere Melfi attraverso strade sconnesse e pericolose che tutti conosciamo? Evidentemente, manca nella nostra zona, soggetta a spoliazione, i giusti interlocutori politici». Il signor Grieco da Lavello si è presentato per chiedere chiarimenti su una fattura ricevuta senza bollettino. Il suo viaggio è stato inutile ed ha chiesto informazioni sull’ubicazione dell’ufficio di Melfi. Un emigrato di Venosa, invitato da un dipendente dell’Ufficio di Venosa, a presentarsi il 2 gennaio, ha trovato chiuso.  L’Acquedotto Pugliese a Venosa era una grande azienda, presente a Venosa subito dopo la seconda guerra mondiale, ne parla con un pizzico di orgoglio Giuseppe Natale di 77 anni: «ho lavorato come operaio e mi rattrista vedere chiudere un importante ufficio. Dove stanno i politici che si fanno vedere solo quando si vota e poi si dimenticano?» Dal 2002 è stata trasformata in Acquedotto Lucano spa

 

LA NOTA DI AL

Questo è il comunicato diramato dall’ufficio stampa di Acquedotto Lucano. In redazione è arrivato alle 12.52 di ieri. «Da oggi (ieri ndr) la sede di Acquedotto Lucano a Venosa rimarrà chiusa per consentire lavori di riorganizzazione e ristrutturazione dei locali. In attesa della sua riapertura gli   utenti dei comuni   di Palazzo San Gervasio, Forenza e Montemilone possono recarsi nella sede di Acquedotto Lucano a Genzano di Lucania (via Bachelet, 3)   o contattare telefonicamente gli uffici allo   0971 775451. Gli utenti dei comuni di Ginestra, Ripacandida, Maschito e Lavello possono, invece, recarsi nella sede di Acquedotto Lucano a Melfi   (via Capanne) o   contattare telefonicamente gli uffici allo   0972 239890. La riapertura della sede di Venosa sarà tempestivamente comunicata, intanto, ci scusiamo per i disagi, seppur temporanei, che questa nuova organizzazione potrebbe comportare. Per informazioni contattare il numero verde   800992292   o consultare il nostro sito www.acquedottolucano.it».   

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