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E’ il giorno del ricordo e della commemorazione dei defunti. Il giorno nel quale un pensiero e spesso anche un fiore vengono usati per ricordare coloro che non ci sono più. 
In questo senso ed anche per questo motivo i due cimiteri cittadini di contrada Pantano e via IV Novembre resteranno aperti con orario continuato dalle 7 alle 18 ma intanto le preoccupazioni non accennano a diminuire proprio sulle garanzie che si riescono a dare a coloro che non ci sono più. 
L’aumento dei controlli sul territorio proprio per tutelare i cittadini ed evitare episodi spiacevoli sono il sintomo che il cimitero sempre di più diventa un luogo nel quale non si riesce a controllare ciò che succede e in preda a troppi stravolgimenti esterni. 
L’ultima denuncia, dopo quelle del recente passato che sembrano aver avuto un freno, è quella che riguarda la possibilità di lasciare i fiori che viaggiano con il feretro all’interno del cimitero. Una prassi che negli ultimi giorni sarebbe stata bloccata per un’indicazione dell’Amministrazione di cui però non si hanno conferme. Come è stato direttamente appurato da un’agenzia funebre che non ha potuto lasciare i fiori all’interno del cimitero insieme al feretro. «Ho cercato di recuperare un’ordinanza che disciplinasse questo tipo di disposizione da poter anche sottoporre all’attenzione delle famiglie ma non ci sono riuscito» spiega Vito Nicoletti dell’Agenzia funebre di via San Pardo, «non sappiamo perchè una prassi che si ripete da tanti anni venga bloccata. E’ quello che comunque ci è capitato solo qualche giorno fa anche se non sappiamo quale sia la disposizione che è intervenuta». 
«Fiori e copri bara non entrano nel cimitero diContrada Pantano al seguito del feretro» spiega Nicoletti nel corso di una nota. 
«E’ successo ieri quando l’agenzia di Onoranze Funebri Nicoletti di Via S.Pardo,  giunta all’ingresso del cimitero di Contrada Pantano, si è vista negare il deposito dei fiori e del copri bara al seguito del feretro, senza alcun provvedimento ufficiale emesso da parte dell’amministrazione comunale, che prevedesse tale divieto». Insomma non vi è stata alcuna comunicazione della nuova disciplina, nè si sa quale provvedimento sia intervenuto a prevedere una simile novità.
“Al di là dell’evento increscioso verificatosi, soprattutto nel mancato rispetto della commemorazione del rito funebre e dei familiari – commenta il dott. Vito Nicoletti, titolare dell’agenzia funebre – non ho ricevuto alcuna comunicazione scritta di tale divieto, oltre al fatto di non aver potuto ricevere delucidazioni da parte del dirigente comunale competente, pur essendo stato interpellato. 
A tal punto sono stato costretto a chiamare il fioraio che ha realizzato i fiori, il quale, recatosi sul posto, se li è ripresi. 
Tale dichiarazione vuole rappresentare la messa in luce di un profondo malessere che potrebbe altresì concretizzarsi in futuro per le famiglie dei defunti, nel vedere il carro funebre avviarsi al luogo della sepoltura completamente spoglio di fiori e di copri bara. 
Spero in una soluzione imminente da parte dell’Amministrazione Comunale, anche se, per ora, le risposte sembrano essere purtroppo negative».
La questione, ovviamente, su un tema così importante e delicata rischia di riportare evidentemente in primo piano quelle che sono oggi le reali difficoltà che si continuano a vivere all’interno della struttura di contrada Pantano anche a causa di una serie di difficoltà dell’Amministrazione. 
Il caso dei fiori è probabilmente solo la punta di una serie di piccoli e grandi interventi che cambiano e in qualche caso complicano il rapporto con un momento molto difficile e delicato.
Non va dimenticato del resto che le prassi di questo tipo si tramandano probabilmente da moltissimo tempo e costituiscono delle tradizioni radicate che se vengono modificate provocano un profondo turbamento. Anche su questo dunque c’è da riflettere e da tenere in considerazione le diverse motivazioni, anche di ordine generale che possono portare ad una decisione di questo tipo dell’Amministrazione. Sempre che non si tratti solo ed esclusivamente di fatti contingenti e riferiti comunque ad un periodo molto breve e ridotto di tempo.
p.quarto@luedi.it

È il giorno del ricordo e della commemorazione dei defunti. Il giorno nel quale un pensiero e spesso anche un fiore vengono usati per ricordare coloro che non ci sono più. In questo senso ed anche per questo motivo i due cimiteri cittadini di contrada Pantano e via IV Novembre resteranno aperti con orario continuato dalle 7 alle 18 ma intanto le preoccupazioni non accennano a diminuire proprio sulle garanzie che si riescono a dare a coloro che non ci sono più. 

L’aumento dei controlli sul territorio proprio per tutelare i cittadini ed evitare episodi spiacevoli sono il sintomo che il cimitero sempre di più diventa un luogo nel quale non si riesce a controllare ciò che succede e in preda a troppi stravolgimenti esterni. 

L’ultima denuncia, dopo quelle del recente passato che sembrano aver avuto un freno, è quella che riguarda la possibilità di lasciare i fiori che viaggiano con il feretro all’interno del cimitero. Una prassi che negli ultimi giorni sarebbe stata bloccata per un’indicazione dell’Amministrazione di cui però non si hanno conferme. Come è stato direttamente appurato da un’agenzia funebre che non ha potuto lasciare i fiori all’interno del cimitero insieme al feretro. 

«Ho cercato di recuperare un’ordinanza che disciplinasse questo tipo di disposizione da poter anche sottoporre all’attenzione delle famiglie ma non ci sono riuscito» spiega Vito Nicoletti dell’Agenzia funebre di via San Pardo, «non sappiamo perchè una prassi che si ripete da tanti anni venga bloccata. E’ quello che comunque ci è capitato solo qualche giorno fa anche se non sappiamo quale sia la disposizione che è intervenuta». 

«Fiori e copri bara non entrano nel cimitero di Contrada Pantano al seguito del feretro» spiega Nicoletti nel corso di una nota. 

«E’ successo ieri quando l’agenzia di Onoranze Funebri Nicoletti di Via S.Pardo,  giunta all’ingresso del cimitero di Contrada Pantano, si è vista negare il deposito dei fiori e del copri bara al seguito del feretro, senza alcun provvedimento ufficiale emesso da parte dell’amministrazione comunale, che prevedesse tale divieto». Insomma non vi è stata alcuna comunicazione della nuova disciplina, nè si sa quale provvedimento sia intervenuto a prevedere una simile novità.

«Al di là dell’evento increscioso verificatosi, soprattutto nel mancato rispetto della commemorazione del rito funebre e dei familiari – commenta il dott. Vito Nicoletti, titolare dell’agenzia funebre – non ho ricevuto alcuna comunicazione scritta di tale divieto, oltre al fatto di non aver potuto ricevere delucidazioni da parte del dirigente comunale competente, pur essendo stato interpellato. A tal punto sono stato costretto a chiamare il fioraio che ha realizzato i fiori, il quale, recatosi sul posto, se li è ripresi. Tale dichiarazione vuole rappresentare la messa in luce di un profondo malessere che potrebbe altresì concretizzarsi in futuro per le famiglie dei defunti, nel vedere il carro funebre avviarsi al luogo della sepoltura completamente spoglio di fiori e di copri bara. Spero in una soluzione imminente da parte dell’Amministrazione Comunale, anche se, per ora, le risposte sembrano essere purtroppo negative».

La questione, ovviamente, su un tema così importante e delicata rischia di riportare evidentemente in primo piano quelle che sono oggi le reali difficoltà che si continuano a vivere all’interno della struttura di contrada Pantano anche a causa di una serie di difficoltà dell’Amministrazione. Il caso dei fiori è probabilmente solo la punta di una serie di piccoli e grandi interventi che cambiano e in qualche caso complicano il rapporto con un momento molto difficile e delicato.

Non va dimenticato del resto che le prassi di questo tipo si tramandano probabilmente da moltissimo tempo e costituiscono delle tradizioni radicate che se vengono modificate provocano un profondo turbamento. 

Anche su questo dunque c’è da riflettere e da tenere in considerazione le diverse motivazioni, anche di ordine generale che possono portare ad una decisione di questo tipo dell’Amministrazione. Sempre che non si tratti solo ed esclusivamente di fatti contingenti e riferiti comunque ad un periodo molto breve e ridotto di tempo.

p.quarto@luedi.it

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