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Questa la cifra che ancora serve per completare i lavori di risanamento dell’area
Cip Zoo, 2 milioni per la bonifica
La Regione  farebbe fronte a  questa spesa con fondi propri entro il 2014
A OGGI l’attività di bonifica dell’ex Cip Zoo, partita due anni fa,  è già costata all’incirca 200.000 euro. 
Ora bisognerà provvedere – ed è questa la parte più difficile e delicata – allo smaltimento di quelle che erano le coperture delle stalle e del mangimificio. Coperture tutte costruite in eternit. Per una simile bonifica occorrerebbero circa 2 milioni di euro.
La Regione  ha intenzione di far fronte a tali spese con fondi propri, possibilmente entro il 2014 e si starebbero già  predisponendo gli atti per indire la gara di appalto. 
Sono così  già trascorsi due anni da quando è cominciata l’attività di bonifica, da parte della Regione Basilicata, dell’area ex Cip Zoo dove, se tutto andrà per il verso giusto, dovrebbe sorgere, il Parco urbano della città, ideato dallo studio Wop. 
I lavori di bonifica, ricordiamo,  hanno preso il via a febbraio del 2011 all’indomani della rimozione, da parte della magistratura, dei sigilli apposti a seguito del sequestro dell’area effettuato dal Noe dei carabinieri. 
Sfalciata l’erba e rimossi  gli alberi caduti si è provveduto poi a ripulire i locali utilizzati in passato come mangimificio, uffici, officina. 
Sono stati demoliti alcuni piccoli fabbricati e sono stati smaltiti anche alcuni rifiuti speciali come le attrezzatura che ancora giacevano abbandonate nella struttura. 
E dire che da circa 23 anni la città di Potenza ha dovuto fare i conti con la presenza di quest’area abbandonata nei primi anni ‘90 a seguito del definitivo fallimento della Cip Zoo che altro non era che un’allevamento di maiali insediatosi proprio all’ingresso della città.   
Dopo il fallimento l’intera area – circa 90.000 metri quadrati di estensione –  è stata lasciata in balia di se stessa senza che nessuno se ne occupasse o preoccupasse.  E mentre la struttura crollava e perdeva pezzi si ipotizzava di utilizzare quell’area come luogo dove farci sorgere qualsiasi cosa. Come la tanto invocata “Cittadella dei saperi” sposorizzata dalla Provincia. 
Poi si è pensato  di costruirvi impianti sportivi con tanto di delocalizzazione dello stadio Viviani , presenza did una piscina olimpionica e anche un palaghiaccio. 
Un consorzio di imprese potentine aveva previsto la realizzazione di tanti fabbricato ad uso commerciale e direzionale. 
Poi lo scorso anno l’idea di dare vita vita a un grande polmone verde: il “Parco della città” ideato dallo studio Wop. 
Idea che è piaciuta talmente tanto che circa 12.000 cittadini non hanno esitato ad apporre la propria firma sotto una petizione poi consegnata al sindaco di Potenza, Vito Santarsiero, e al presidente della Regione, De Filippo. 
Ora le questioni ancora da risolvere sono due: portare a termine la bonifica dell’area e far sì che il terreno, su cui sorgeva l’ex Cip Zoo, oggi di proprietà dell’Asi passi al Comune. Un passaggio che non dovrebbe trovare molti ostacoli. 
L’importante comunque è che venga portata a termine la bonifica e che davvero si voglia realizzare il “Parco della città”.
al.g.
a.giammaria@luedi.it
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A OGGI l’attività di bonifica dell’ex Cip Zoo, partita due anni fa,  è già costata all’incirca 200.000 euro. Ora bisognerà provvedere – ed è questa la parte più difficile e delicata – allo smaltimento di quelle che erano le coperture delle stalle e del mangimificio. Coperture tutte costruite in eternit. Per una simile bonifica occorrerebbero circa 2 milioni di euro.La Regione  ha intenzione di far fronte a tali spese con fondi propri, possibilmente entro il 2014 e si starebbero già  predisponendo gli atti per indire la gara di appalto. Sono così  già trascorsi due anni da quando è cominciata l’attività di bonifica, da parte della Regione Basilicata, dell’area ex Cip Zoo dove, se tutto andrà per il verso giusto, dovrebbe sorgere, il Parco urbano della città, ideato dallo studio Wop. I lavori di bonifica, ricordiamo,  hanno preso il via a febbraio del 2011 all’indomani della rimozione, da parte della magistratura, dei sigilli apposti a seguito del sequestro dell’area effettuato dal Noe dei carabinieri. Sfalciata l’erba e rimossi  gli alberi caduti si è provveduto poi a ripulire i locali utilizzati in passato come mangimificio, uffici, officina. Sono stati demoliti alcuni piccoli fabbricati e sono stati smaltiti anche alcuni rifiuti speciali come le attrezzatura che ancora giacevano abbandonate nella struttura. E dire che da circa 23 anni la città di Potenza ha dovuto fare i conti con la presenza di quest’area abbandonata nei primi anni ‘90 a seguito del definitivo fallimento della Cip Zoo che altro non era che un’allevamento di maiali insediatosi proprio all’ingresso della città.   Dopo il fallimento l’intera area – circa 90.000 metri quadrati di estensione –  è stata lasciata in balia di se stessa senza che nessuno se ne occupasse o preoccupasse.  E mentre la struttura crollava e perdeva pezzi si ipotizzava di utilizzare quell’area come luogo dove farci sorgere qualsiasi cosa. Come la tanto invocata “Cittadella dei saperi” sposorizzata dalla Provincia. Poi si è pensato  di costruirvi impianti sportivi con tanto di delocalizzazione dello stadio Viviani , presenza did una piscina olimpionica e anche un palaghiaccio. Un consorzio di imprese potentine aveva previsto la realizzazione di tanti fabbricato ad uso commerciale e direzionale. Poi lo scorso anno l’idea di dare vita vita a un grande polmone verde: il “Parco della città” ideato dallo studio Wop. Idea che è piaciuta talmente tanto che circa 12.000 cittadini non hanno esitato ad apporre la propria firma sotto una petizione poi consegnata al sindaco di Potenza, Vito Santarsiero, e al presidente della Regione, De Filippo. Ora le questioni ancora da risolvere sono due: portare a termine la bonifica dell’area e far sì che il terreno, su cui sorgeva l’ex Cip Zoo, oggi di proprietà dell’Asi passi al Comune. Un passaggio che non dovrebbe trovare molti ostacoli. L’importante comunque è che venga portata a termine la bonifica e che davvero si voglia realizzare il “Parco della città” .

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