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CITTANOVA – Alla sua sesta edizione, il Tradizionandu Etnofest di Cittanova è pronto alla consacrazione definitiva. La tre giorni di musica popolare ed etnica, cultura e tradizione, quest’anno, proporrà un programma ricco di appuntamenti, opportunità e, ovviamente, musica. L’idea nasce nel 2007. Un gruppo di amici fonda l’associazione culturare Lato2. Da lì in poi, in un crescendo di esperienze ed idee, il festival è riuscito ad imporsi, anno dopo anno, nel circuito degli eventi culturali estivi che contano. Oltre ventimila presenze nel 2012, tra concerti, seminari, master class di lira, pittura e fotografia. E, ancora, escursioni e convegni. I prossimi 16, 17 e 18 agosto, la suggestiva cornice di piazza San Rocco si trasformerà in un teatro ricco di colori e suoni. Atmosfere del Mediterraneo. Luci e volti che ritornano da un passato lontano per accompagnare il fruitore in un futuro prossimo che sa di salsedine e sabbia. Un futuro dove i popoli del mare si parlano con una sola lingua: la musica. Per crescere ancora, da quest’anno, l’associazione Lato2 ha inserito il Tradizionandu Etnofest nel circuito delle iniziativa CalabriaSona. Gabriele Albanese, direttore artistico del festival, ha voluto che il palinsesto fosse costruito attorno al tema portante del dialogo tra i popoli. Il 16 agosto Phaleg, gruppo storico di musica popolare calabrese, incontrerà la ritmica senegalese e intima di Baba Sissoko. Un dialogo tra l’afroblues e l’African griot groove levigati con il suono della Calabria più intima. Il 17 agosto, gli Etnosound apriranno il concerto di Eugenio Bennato. Per la serata conclusiva,il 18 agosto, il programma prevede Fabio Macagnino e the Jcs band prima, e dalle 22,30 i Modena City Ramblers. Anche quest’ano seminari gratuiti, cucina tipica, escursioni, un concorso fotografico e un’esposizione di artigianato arricchiranno il programma di eventi collegati. La Sagra della Cucina Mediterranea, il 17 agosto, proverà a dare l’idea precisa dell’intreccio tra cultura e gastronomia. Con un occhio rivolto alle tradizioni dell’atra sponda del Mediterraneo.

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