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E’ un ordine del giorno bipartisan quello presentato da otto consiglieri comunali che chiedono al sindaco di «Sollecitare la Regione Basilicata affinchè venga definito un programma adeguato alle mutate e crescenti esigenze che contenga quei servizi ad oggi ancora sperimentali quali il trasporto pubblico verso il Crob di Rionero e quello verso l’aeroporto di Palese».
Il tema del trasporto verso l’ospedale di Rionero e la Puglia occupa da tempo le cronache ma sembra non aver trovato ancora la soluzione dfinitiva, rimanendo ancora una “eccezione”.
E’ per questo che gli esponenti dell’assemblea comunale chiedono ad Adduce di intervenire presso la Regione.
L’ordine del giorno sottolinea chiaramente che fino ad ora Provincia di Matera e Regione hanno mantenuto questo servizio indispensabile in una condizione di precarietà.
«Le due linee – si legge nel testo – sono ancora considerate aggiuntive e quindi fuori dal bilancio previsto per il trasporto pubblico locale.
La Provincia di Matera avrebbe dovuto effettuare una rimodulazione delle corse per inserire nel programma anche quelle per il Crob e per l’aeroporto.
L’operatività della rimodulazione sarebbe dovuta partire dall’1 gennaio 2014, mentre ad oggi non risulta alcun intervento in questo senso».
La mancanza di certezze, in particolare per il tragitto verso il Crob di Rionero, rappresenta un problema per i numerosi malati che in questo trasporto vedono una possibilità indispensabile e che, invece, rischiano periodicamente di doverci rinunciare.
Lo spiegano chiaramente gli otto consiglieri comunali che nell’ordine del giorno presentato hanno aggiunto: «La Regione, visto il mancato rispetto di quanto disposto con altro atto amministrativo n.583 del maggio 2014, si è fatto carico di quelle corse fino al 30 giugno 2014 e ha rimesso alla Provincia 372 mila euro per fare fronte alla maggiore spesa.
In quella delibera, però, viene ribadito a chiare lettere che la Provincia avrebbe dovuto impostare la rimodulazione del prgramma o far fronte con risorse proprie a quei servizi che sarebbero risultati essere aggiuntivi.
Il servizio è stato ancora una volta prorogato al 30 settembre e ad oggi continua ad essere erogato senza un chiaro riferimento alle risorse necessarie per coprire i costi».
Ovvia la necessità di risolvere questo problema innanzitutto sotto il profilo economico finanziario e poi sociale per restituire ai cittadini la consapevolezza di vivere in una città nella quale i diritti restano ancora un caposaldo.

matera@luedi.it

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