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VIBO VALENTIA – Le auto rubate in Italia finivano in Germania attraverso una vera e propria rete europea del riciclaggio. Due persone sono state arrestate ed altre tre sono denunciate nel corso di una operazione, denominata “Auto da sogno”, della polizia stradale di Vibo Valentia e di Catanzaro che ha colpito l’organizzazione criminale dei furti di veicoli. Dalle indagini è emerso un sistema ramificato che aveva messo in piedi un giro d’affari accertato dal valore di oltre 250 mila euro. 

Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Vibo, hanno consentito di individuare i responsabili, che avevano ramificazioni in Italia ed all’estero. 

Gli uomini al comando del vicequestrore Pasquale Ciocca hanno dato esecuzione ad una ordinanza di custodia cautelare a firma del gip di Vibo nei confronti di Daniele Pirozzi, 32 anni, di Vibo, titolare di una concessionaria, e Giovan Battista Lillo Odoardi, 41 anni, di Lamezia, già con precedenti penali. Le indagini, avviate nel 2012, e coordinate dal pm Alessandro Pesce, hanno consentito di individuare nell’attività di Pirozzi uno snodo di un rilevante traffico di autovetture di dubbia provenienza, veicoli tutti oggetto di intermediazione ad opera di Odoardi, identificato quale procacciatore delle autovetture. 

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I veicoli, cinque Suv e due berline di grossa cilindrata del valore complessivo di 250mila euro, sono risultati essere proventi di furto commessi in tutta Italia e riciclate con il metodo del “tarocco”, vale a dire sostituendone il numero di telaio di identificazione e delle targhette identificative originali con altrettanti elementi distintivi di fantasia, oppure, realmente esistenti e circolanti in territorio estero. In questo modo si è dato corpo ad una vera e propria clonazione. Pirozzi, difeso dall’avvocato Giuseppe Bagnato, ha beneficiato della misura dei domiciliari, così come Odoardi. 

Secondo gli accertamenti, le auto sarebbero state rapinate in ogni parte d’italia (Latina, Campobasso e in Abruzzo), venivano taroccati il numero del telaio e le targhette identificative e riportati sulle carte di circolazione di provenienza estera, quasi totalmente tedesche, frutto di furti delle carte stesse. E se Pirozzi, che risulta incensurato ed è difeso dagli avvocati Giuseppe Bagnato e Gaetano Scalamogna, è stato rintracciato venerdì sera presso la sua attività commerciale dai poliziotti che gli hanno notificato l’ordinanza del gip Lupoli, Odoardi è stato bloccato, sempre la stessa sera, all’aeroporto di Lamezia Terme di ritorno con la famiglia da Londra dove si era recato per trascorrere qualche giorno di vacanza e anche, sospettano gli inquirenti, per affari. La Polstrada eseguiranno accertamenti nei confronti di tre persone di Vibo, Nicotera, Ionadi, attualmente indagate a piede libero per favoreggiamento.

gl. p.

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