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SCANZANO JONICO –  Motivi passionali sono – secondo quanto ricostruito dagli investigatori – alla base della lite che ieri sera, a Scanzano Jonico (Matera), ha coinvolto tre persone (tra cui due fratelli), tutte con precedenti penali e arrestate dai Carabinieri con l’accusa di tentativo di omicidio.

In ospedale, in prognosi riservata per le ferite da arma da taglio subite, sono ricoverati Vito Miraglia, di 29 anni, e Domenico Marino (26), mentre il fratello di quest’ultimo, Pietrantonio (28), che ha sparato un colpo di pistola, è stato trasferito in carcere.

I fatti si sono svolti all’angolo tra le vie Rossini e Togliatti, in una piazzetta piuttosto buia del quartiere Santa Sofia, nata come pista di pattinaggio ed oggi utilizzata come luogo di ritrovo ed eventi.

Pare che la vittima sia stata prima attinta da una coltellata all’addome, poi il suo aggressore deve aver esploso un colpo d’arma da fuoco, udito quasi chiaramente da chi è poi subito accorso sul posto.

Il primo soccorso all’uomo, quasi esanime in una pozza di sangue, è stato prestato da un medico, che si trovava nelle vicinanze per un’assemblea del Partito democratico, la cui sede non è molto distante. Intanto Marino si è fatto soccorrere da alcuni amici che lo hanno portato in ospedale a Policoro, non prima di aver esploso uno o due colpi di pistola in aria. Forse si tratta di una scacciacani, ma su questo le indagini sono aperte.

Sul posto è subito intervenuto un massiccio dispiegamento di polizia e carabinieri, che hanno immediatamente transennato l’area, avviando una vera e propria caccia all’uomo.

Nessuno pare aver visto fuggire l’aggressore. I fatti si sono svolti in una manciata di secondi e pare che il movente sia da ricercare in questioni familiari.

Sul luogo dell’agguato è stato ritrovato anche un coltello pare di proprietà di Miraglia perchè Marino avrebbe portato con sè il suo. Sul caso indagano carabinieri e Polizia.

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