X
<
>

Condividi:
4 minuti per la lettura

POTENZA – Uno dei massimi refrain politici in tutto il sud Italia riguarda la questione dello spopolamento. Troppi giovani, qualificati, lasciano le terre natìe perché disperati, alla ricerca di opportunità. Un discorso vero in parte, visto che molto spesso giovani e neolaureati scelgono di andare all’estero non tanto per una sorta di fastidio nei confronti di una Italia che non riesce a dare alle nuove generazioni quanto serve, ma anche perché si ha voglia di lasciare tutto e visitare nuovi luoghi, luoghi che poi alla fine si rivelano molto più accoglienti, magari dal punto di vista lavorativo.

Ma se si volesse cercare lavoro in Basilicata? Restare qui? Ci sono centinaia di piattaforme online che mettono annunci di lavoro, molte di queste sono solo delle confusissime liste gestite da una sola agenzia di collocamento. Il caso limite è proprio la piattaforma “miojob” di Repubblica, che si affida alla agenzia di collocamento con sede a Taranto “Gi Group spa” per proporre offerte di lavoro sul territorio lucano. Ma effettivamente c’è mercato in Basilicata? C’è ancora qualcuno che è alla ricerca di professionalità, magari non per forza con una laurea? La risposta vacilla tra il sì e il no, perché ricercando sul web ci si imbatte, come al solito, in lavori poco qualificati, a provvigioni, senza specifiche contrattuali, scarsamente qualificati e qualificanti o da tre mesi con promessa di stage e tirocinio. E non c’è una figura professionale maggiormente ricercata.

Un esempio potrebbe essere una ditta di Policoro che cerca dei semplici facchini. Ma anche loro devono avere un’esperienza nel settore passata magari in grandi magazzini di abbigliamento. In pratica ai giovani di oggi si chiede di fare i facchini qualificati, come se fosse naturale per i giovani lucani avere esperienze di questo tipo.

A Potenza per esempio c’è il Pitcenter di Pietro Viggiano, un call center alla ricerca di 20 persone laureate che possano lavorare come telefonisti per grandi aziende (poste, energia, gas e luce) a 5mila euro all’anno. Più o meno 383 euro al mese considerando anche la tredicesima. Sempre a Potenza si cercano tantissimi “procacciatori”. In pratica agenti che dovrebbero piazzare prodotti. Dalla “distilleria veneta” per le grappe a prodotti energetici, fino al classico agente porta a porta per nuovi contratti energetici. Si tratta di lavori praticamente non retribuiti ma costruiti a provvigioni, in base al numero di contratti stipulati si ottiene un “premio”. L’unico che prevede un guadagno di circa 12mila euro l’anno è la “Ambrogio Service” che offre un minimo garantito mensile di 2mila euro per i team leader, fino a scendere a 600 euro al mese per i procacciatori.

A Scanzano Jonico invece un’azienda ortofrutticola la “Evolution fruit” cerca interpreti di lingua inglese, francese, tedesco e spagnolo promettendo una retribuzione da 20mila euro l’anno con contratto a tempo indeterminato. Altro settore in espansione è quello della green economy. In Basilicata si cercano tantissimi broker capaci di vendere pannelli fotovoltaici (ovviamente pagati a provvigioni) e in alcuni casi si cercano anche tecnici capaci di montare un impianto eolico. E poi ci sono i casi speciali: come l’agenzia che cerca qualificatissimi programmatori di robot e i web designer e creatori di contenuti web, che sono una delle figure professionali più in espansione nell’epoca del web 2.0.

E poi c’è il settore del turismo gastronomico, con resort come il “Luxury” di matera che cerca uno chef. Magari se si vuole volare più in basso si può pensare di fare il corriere per il trasporto delle pizze a domicilio (purché l’auto però ce la metta lo stesso candidato). O provare, se si ha un po’ di esperienza, a fare il pizzaiolo a 12mila euro l’anno ad Avigliano. Ma è indubbio che la cosa più ricercata resta il ruolo, un po’ fumoso, dell’agente o “procacciatore” e dell’operatore di call center, due segni tangibili del nuovo precariato giovanile stipendiato a seconda del numero di contratti stipulati in un mese.

C’è anche chi offre servizi nell’editoria, con agenzie che cercano articolisti con periodo di prova gratuito di 30 articoli. Un po’ troppo. Ma attenzione: è il computer la sfida del millennio, quindi saper utilizzare alcune piattaforme e alcuni programmi può garantire un accesso a mansioni più qualificanti. A Matera, per esempio, cercano un esperto di Autocad, un software utilizzato soprattutto per la progettazione architettonica, che possa insegnare i segreti del complesso programma. Alternative? Aspettare qualche mese e attendere l’apertura della stagione estiva: le bacheche si riempiranno di aziende alla ricerca di animatori turistici per i mesi estivi.

Il Natale appena trascorso invece ha fatto registrare un boom di richieste di interpreti di Babbo Natale, i requisiti? “Età adulta; Pancia grossa, barba lunga e una certa somiglianza al personaggio”. Tutto vero. Ma magari ci si vuole cimentare in qualche nuova esperienza nel mondo del marketing. Provate a fare pubbliche relazioni in Basilicata, lo stipendio è di 1.100 euro. Al mese? No, all’anno.

v.panettieri@luedi.it

Condividi:

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

EDICOLA DIGITALE