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“Per non cancellare completamente un pezzo di storia della nostra città ma anche per lasciare un segno alle future generazioni è opportuno dedicare la nuova piazza realizzata nell’area dell’ex fornace a quello che fu un imprenditore simbolo per la città di Potenza e cioè Vincenzo Ierace. Quest’ultimo creò, con la sua attività, nuova occupazione continuando ad essere un valido esempio di lungimiranza, dedizione al lavoro e di amore per la propria città. Per questo, insieme ai consiglieri Salvatore Lacerra e Sebastiano Papa, appoggio la proposta di intitolare la nuova piazza a chi in quell’area della città seppe dare vita ad un’impresa che diede a numerose famiglie la possibilità di contare su un lavoro e su un futuro migliore”.
Lo afferma il consigliere comunale di Potenza Giuseppe Molinari che insieme ai consiglieri Salvatore Lacerra e Sebastiano Papa sostiene quella che fu inizialmente un’idea dei famigliari di Vincenzo Ierace.
“La Fornace Ierace –continua Molinari- fa parte della storia dell’intera comunità potentina e rappresenta un luogo che non può perdere del tutto la sua identità. Per quello che rappresenta e che ha rappresentato è giusto che continui ad essere legato al nome di chi l’ha fatto nascere e crescere. Vincenzo Ierace non solo riuscì a creare occupazione ma fu anche il costruttore di quello che a Potenza è noto come il quartiere cinese, sopra la chiesa di San Rocco. In quelle case da lui volute diede ai suoi dipendenti anche un posto in cui vivere vicino al luogo di lavoro”.
“Auspichiamo che l’amministrazione comunale dia a quel luogo il nome che l’ha reso riconoscibile ai cittadini di Potenza e non solo. In altri casi si sono dedicate piazze e strade che, però, poi sono ancora oggi ricordate così come l’immaginario collettivo le ha sempre identificate”.
“A sostenere l’intitolazione della piazza della fornace a Vincenzo Ierace siamo in tre e non dello stesso schieramento politico ma certamente siamo tutti convinti che l’identità storica di una comunità –conclude Molinari- si conserva anche lasciando spazi e dediche ai personaggi che l’hanno saputa arricchire ed amare”. 

Non c’entra solo la storia locale: mantenere l’intitolazione all’imprenditore che costruì in quella zona non è solo un vezzo. Piuttosto, il coordinatore dei gruppi di opposizione di Potenza, Giuseppe Molinari, ne fa una questione di identità, di traccia da lasciare ai potentini di domani. A Potenza, così, l’intitolazione di una strada diventa motivo di polemica. «Per non cancellare completamente un pezzo di storia della nostra città ma anche per lasciare un segno alle future generazioni è opportuno dedicare la nuova piazza realizzata nell’area dell’ex fornace a quello che fu un imprenditore simbolo per la città di Potenza e cioè Vincenzo Ierace. Quest’ultimo creò, con la sua attività, nuova occupazione continuando ad essere un valido esempio di lungimiranza, dedizione al lavoro e di amore per la propria città». Con Molinari, anche i consiglieri comunali Salvatore Lacerra (Mpa) e Sebastiano Papa (Pd) hanno sottoscritto la proposta di intitolare la nuova piazza «a chi in quell’area della città costruì un’impresa che diede a numerose famiglie la possibilità di contare su un lavoro e su un futuro migliore». A Palazzo di città, invece, pare si stesse facendo strada l’idea di intitolare la piazza a uno dei personaggi dell’Unità d’Italia, forse Garibaldi, vista anche la vicinanza, per esempio, di via Cavour. Ma i tre consiglieri insistono: «Auspichiamo che l’amministrazione comunale dia a quel luogo il nome che l’ha reso riconoscibile ai cittadini di Potenza e non solo. In altri casi si sono dedicate piazze e strade che, però, poi sono ancora oggi ricordate così come l’immaginario collettivo le ha sempre identificate». Chi è di Potenza, infatti, sa bene che posti come piazza Sedile (oggi ufficialmente piazza Matteotti) o piazza Mario Pagano (da sempre, però, chiamata piazza Prefettura), continuano a essere indicate con il nome originario, tramandato per identità. 

 

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