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POTENZA – La prima campanella è arrivata puntuale con i disagi di sempre, quelli dei servizi al minimo per la scarsità delle risorse degli enti locali. Ma allo stesso tempo è stata accompagnata da un clima generale di auspicio e speranza.
Sono 82.555 gli studenti che riempiranno le scuole lucane per l’anno scolastico appena cominciato (52.568 iscritti in Provincia di Potenza e 29.987 alunni nel Materano).
Il presidente della Regione, Marcello Pittella, ha voluto come sempre diffondere un messaggio di auguri agli studenti che cominciano un nuovo percorso. «La scuola è il nostro passaporto per il futuro, poiché il domani appartiene a coloro che oggi si preparano ad affrontarlo», dice citando Malcom X. Per poi tornare sull’attualità, richiamando la riforma in corso.
«La sfida lanciata con la riforma della Buona Scuola approvata dal parlamento deve essere vinta anche in Basilicata. Ce la possiamo fare perché sappiamo di poter contare sulla professionalità e sulla passione di tutto il corpo docente e non docente, nonché sulla voglia di crescere dei nostri studenti lucani». Ogni inizio ha le sue difficoltà e le sue aspettative. «Ogni nuova stagione che si apre deve essere vissuta con ottimismo e speranza. Siamo di fronte a una riforma importante, maturata anche attraverso critiche ed obiezioni sollevate anche a giusta ragione, ma noi tutti sappiamo che nessuno può sottrarsi al dovere dell’istruzione». Perché «la scuola è proprio il luogo primario dove far nascere e maturare coscienze sane da innestare nella nostra società».
Ma il primo giorno di scuola significa anche trovarsi davanti alle difficoltà di sempre. A Potenza, impegnata in un difficile percorso di risanamento, si combatte soprattutto con il trasporto e con l’assistenza. Traffico in aumento soprattutto per la presenza del cantiere nell’area di Gallitello a ridosso della ferrovia, dove sono in corso i lavori di completamento del superamento del passagio a livello. C’è poi un disagio mai colmato nel trasporto pubblico locale: tra qualche settimana dovrebbe entrare a regime il piano redatto dalla società che si è aggiudicata la gestione temporanea del servizio.
Il servizio di scuolabus è atteso dal 21 settembre, ma il dissesto del Comune ha costretto l’amminstrazione ad alzare le tariffe al massimo: per molte famiglie le quote sono proibitive.
E le mense? Ancora non è stata comunicata la data di attivazione del servizio, ma l’amministrazione si è impegnata a garantirne l’avvio entro metà ottobre: anche in questo caso le difficoltà son legate ai costi e alle spese. La strada del nuovo anno scolastico su questo fronte è cominciata in salita.

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