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POTENZA – In estrema sintesi: è il Comune di Viggiano che decide sul calendario del tavolo tecnico per il disciplinare dell’operazione “gas gratis”. Di più la prossima riunione è stata già fissata per mercoledì 4 dicembre, checché ne pensi la Regione. Come pure sul soggetto che dovrà gestire in concreto le pratiche.

Era nell’aria da giorni la risposta alla “diffida” di via Verrastro al capoluogo dei comuni petroliferi della Val d’Agri. Ma si è concretizzata soltanto ieri sera con la convocazione del consiglio per la «presa d’atto della sottiscrizione» del patto siglato il 12 settembre a Roma dal sindaco Giuseppe Alberti e dai rappresentanti di Eni e Shell anche per conto dei vicini di Marsico Nuovo, Marsicovetere, Paterno, Tramutola, Sarconi, Montemurro, Moliterno, Grumento Nova, e Spinoso. Intesa la sottoscrizione da parte della giunta regionale il 22 ottobre, e poi il 18 novembre del governatore uscente Vito De Filippo in persona, non è chiaro se a urne chiuse o ancora aperte proprio per l’investitura del suo successore.

Le divergenze erano cominciate appena 4 giorni più tardi quando Alberti ha convocato in Municipio i rappresentanti di Eni, Shell e Regione per iniziare il lavoro sul disciplinare per dare attuazione al patto che a regime dovrebbe portare 5 milioni di euro l’anno di gas “gratis” a cittadini, enti e imprese della Val d’Agri.

A tanto, infatti, dal capo di gabinetto della presidenza della giunta Angelo Raffaele Rinaldi era arrivato un secco altolà, con rinvio non solo a data da definirsi, ma da definirsi da parte della Regione.

Invece, giovedì scorso, nonostante la diserzione di via Verrastro che non ha nemmeno provveduto a nominare i suoi delegati, un primo briefing tra il sindaco e un rappresentante delle compagnie sarebbe avvenuto lo stesso. E tra una settimana sono attesi tutti di nuovo.

Fin qui per quanto riguarda l’attuazione del patto del gas.

Quanto alla sua amministrazione una volta che sarà diventato operativo, ieri in consiglio comunale è stata approvata anche «la costituzione di un soggetto unitario per la gestione in forma associata della distribuzione del contributo in natura».

Nei prossimi giorni anche gli altri comuni interessati dovrebbero fare altrettanto.

A stilare lo schema della convenzione è stata Loredana Giani, professore di diritto amministrativo dell’Università dell’Aquila.

«La Convenzione – è scritto – viene stipulata allo scopo di regolamentare pattiziamente lo svolgimento in modo coordinato e in forma associata delle attività propedeutiche e  strumentali alla distribuzione del Contributo in natura nei territori degli Enti sottoscrittori, ed in favore delle categorie da essi individuate».

Lì dove per enti sottoscrittori si intendono soltanto i Comuni.

Grande assente di nuovo la Regione, con buona pace delle legittime aspirazioni della Società energetica lucana.

l.amato@luedi.it

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