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POTENZA – La legge prevede da una parte la possibilità di indire concorsi a vantaggio dei precari “di lungo corso” impiegati in un’amministrazione, e dall’altra di prorogare la scadenza dei loro contratti per la durata di quei concorsi. Così a Potenza si è pensato di prorogare 7 tecnici degli uffici Edilizia e pianificazione e Lavori pubblici mentre altri 5 sarebbero ancora in attesa. Anche se i concorsi previsti per 8 posti a tempo indeterminato non sono ancora aperti. Per questo a luglio, se i bandi non verranno pubblicati prima, saranno tutti ormai “di lungo corso”. Anche chi ad oggi ancora non è, e non lo era il giorno di riferimento per la proroga, quando solo in 2 avevano accumulato i 36 mesi di servizio previsti.

Sta suscitando una certa indignazione la decisione con cui lo scorso 18 dicembre con cui l’assessore al personale del capoluogo Federico Pace ha dato disposizione al responsabile delle risorse umane di prorogare i contratti di 2 «esecutori amministrativi» e «attivare le procedure in deroga» per altri 5 «al fine di allineare a una stessa scadenza tutti i contratti di lavoro subordinato a tempo determinato». Disposizione eseguita il 24 dicembre, così in 5 precari di “medio corso”, che sarebbero diventati comunque di “lungo corso” entro la fine del mese, hanno trovato sotto l’albero una mezza assicurazione per raggiungere l’agognato posto fisso.

A montare la polemica c’è chi pensa che a un trattamento di favore per i precari corrisponde un handicap ingiusto per gli “esterni” che vorrebbero poter competere alla pari con loro.

D’altra parte c’è chi come il sindaco di Potenza rivendica il suo operato. «Ho valutato e sostenuto una soluzione in questo senso». Spiega al Quotidiano il primo cittadino appena eletto in Consiglio regionale. «Anzi considero quanto appena realizzato come un esempio di buona prassi amministrativa. Stiamo tutelando delle professionalità formate sul campo lavorando per il Comune di Potenza. Parliamo dei pilastri degli uffici in questione, persone che assicurano la progettualità necessaria anche a garantire la partecipazione ai bandi per l’accesso ai fondi europei per lo sviluppo del tessuto urbano. Non dimentichiamo che hanno vinto una selezione per arrivare dove stanno».

Una selezione datata 2009 con una riserva del 90% dei posti per chi al 2006 aveva già un contratto a tempo determinato col Comune da più di un anno.

Questa volta invece niente ririserva, ma bandi studiati per «valorizzare, con apposito punteggio, l’esperienza professionale maturata» da chi ha prestato già 3 anni di servizio nell’amministrazione «alla data di pubblicazione» dei bandi stessi. Serve solo che non avvenga prima di luglio perché possano beneficiarne tutti e 12 e contendersi gli 8 posti a disposizione.

Difficile – in effetti – che un esterno possa riuscire a fare molta strada.

l.amato@luedi.it

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