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NAPOLI – Dopo la condanna per abuso d’ufficio decisa in relazione al caso Why not (LEGGI) il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, appare in bilico e tutta la sua amministrazione è a rischio. L’ex magistrato sul suo profilo twitter ha ribadito l’intenzione di andare avanti e non mollare rimarcando che , a suo dire, che «ci sono pezzi di Stato collusi che vanno abbattuti». 

Poche ore dopo aver avuto notizia della condanna il primo cittadino partenopeo ha convocato una riunione con all’ordine del giorno le possibili conseguenze della condanna a un anno e tre mesi subita assieme al consulente Gioacchino Genchi al termine della quale ha lanciato il tweet con cui rilanciava il suo impegno politico. Ma la spada di damocle sulla testa dell’ex magistrato adesso e la legge Severino, la stessa che dopo la condanna subita per il caso Fallara ha portato alle dimissioni del governatore Giuseppe Scopelliti.

Al momento, infatti, la pena è sospesa, ma la legge Severino prevede che laddove vi sia una condanna di tipo penale per abuso d’ufficio, anche non definitiva, scatti la sospensione per massimo 18 mesi dall’incarico il che starebbe a significare che di fatto l’esperienza di De Magistris alla guida del comune di Napoli in questa consiliatura potrebbe dirsi conclusa. In attesa di capire quale sarà il suo l’ex pm della procura di Catanzaro si prepara all’approvazione del bilancio comunale.

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