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CON una petizione di 297 firme,  indirizzata agli uffici competenti del Comune, all’assessore Simonetta Guarini ed a Cittadinanzattiva, i genitori delle scuole dell’obbligo di Matera, contestano le modalità di espletamento del servizio mensa nelle scuole, affidato alla ditta “Ladisa” di Bari.

I genitori firmatari, in particolare, denunciano il fatto che a distanza di quasi due mesi dall’avvio della scuola, e di un mese dall’inizio del servizio mensa, si stanno riscontrando una serie di disfunzioni, «che provocano confusione e malcontento -scrivono nella loro lettera- sia per le modalità dell’erogazione del servizio, sia per quello che riguarda il servizio mensa in senso stretto». Infatti, i genitori lamentano di non avere ancora avuto modo di conoscere nel dettaglio la programmazione alimentare.

«Circostanza, questa, assai grave, ove si consideri che, attesa l’età, è importante fornire ai bambini non solo una corretta e sana alimentazione, ma che sia anche adeguatamente diversificata. -spiegano- La mancanza di informazioni non consente alle famiglie di poter organizzare concretamente l’alimentazione dei propri figli con un’adeguata varietà alimentare. Infatti, sebbene in alcune scuole sia stato esposto un menù solo negli ultimi giorni, è altresì vero che non è mai stato rispettato. Con ciò vanificando l’importanza della stessa comunicazione». Quindi, i  pasti sinora forniti non rispetterebbero un’adeguata alternanza, «in alcuni giorni in menù è indicato quale secondo piatto carne bianca o pesce -proseguono- ed invece è stato somministrato un secondo di carne rossa, in spregio ad ogni direttiva dell’Oms. Non è mai stato consentito ai genitori di controllare la provenienza, la qualità, i metodi di cottura e di somministrazione dei cibi, nè è stata consentita la possibilità di assaggiare ovvero non è stato in alcuno modo “testato” il gradimento dei piccoli consumatori, né  è stato consentito alcun controllo delle cucine e dei luoghi di preparazione dei cibi, né, purtroppo, v’è notizia che tali controlli siano stati eseguiti sinora dal Comune appaltante ovvero da una commissione all’uopo incaricata».

Poi c’è il capitolo frutta, che sarebbe, «di scarsa qualità,  molto spesso (nel 99% dei casi) acerba ed immangiabile. La frutta viene servita intera e non già a pezzetti (come l’età dei consumatori imporrebbe). Tale incresciosa condizione esclude -di fatto- la possibilità che i bambini possano mangiarla, ove chiaramente la trovino di loro gradimento». Infine, i tempi di soministrazione dei pasti, che sono in alcuni casi intollerabili: «In alcune scuole dell’infanzia -puntualizzano i genitori- il pranzo viene consegnato, e quindi consumato intorno alle 13.30, ed anche tale situazione, oltre che palesemente contraria alle norme del bando di gara di appalto, è assolutamente intollerabile perché ai bambini non viene fatta fare la merenda a metà mattinata ed, entrando in classe alle 8, rimangono troppe ore “a digiuno”. Come se non bastasse, c’è la procedura per la nuova card definendola «complessa, farraginosa, ed oltremodo incomprensibile ai più, è poi la procedura di attivazione della card magnetica (invero ancora fornita solo in formato cartaceo), che impone da un lato, la ricerca dello stesso iter da seguire (l’indicazione fornita infatti non è sufficiente né idonea) e dall’altro la ripetizione della procedura diverse volte per mancato riconoscimento di credenziali, in spregio a ogni buona regola di trasparenza e di facile accesso. Inoltre, ad oggi non è dato ancora conoscere l’ammontare dei costi per i pranzi sostenuti, il numero dei pranzi sostenuti, il menù giornaliero e tutte le altre informazioni utili. Il numero a cui mandare i messaggi, nell’ipotesi di assenza, è immotivatamente ed illegittimamente a pagamento e, ad oggi, non pienamente operativo. Si è, infatti, verificata la necessità di inviare due/tre messaggi per segnalare l’assenza del bambino senza che sia arrivato, in alcuni casi, il messaggio di assenza registrata. Inoltre, il numero di telefono dell’Ufficio scuola, che si può contattare in caso di urgenze, risulta sempre occupato e tale circostanza costringe i genitori a recarvisi personalmente, con notevole perdita di tempo. Risulta impossibile provvedere al pagamento con le procedure on line o per il tramite di tabacchi, ancora i più non abilitati, e per effettuare il pagamento con queste modalità occorre pagare il costo della transazione che va da 1,30 euro delle poste ai 4 euro circa del bonifico ogni volta che si va a fare una ricarica».

 

IL CONFRONTO CON LE FAMIGLIE ALLA PRESENZA DI CITTADINANZATTIVA

L’AMMINISTRAZIONE comunale si è mostrata subito sensibile ai problemi sollevati dai genitori materani, convocando ieri pomeriggio un tavolo di confronto con la partecipazione di Luigi Luca De Marco, coordinatore territoriale di Cittadinanzattiva. Dal confronto definito sereno e proficuo, con l’assessore Simonetta Guarini e la dirigente dell’ufficio competente, Giulia Mancino, è emersa la massima disponibilità ad affrontare e risolvere tutti i problemi segnalati.

In particolare, per quanto riguarda il nuovo servizio telematico, è stato garantito che nei prossimi giorni si uscirà dalla fase di rodaggio, per entrare a pieno regime, risolvendo la gran parte degli inconvenienti. Sul fronte dei controlli, i rappresentanti del Comune hanno garantito sia la qualità e pulizia dei cibi, che il funzionamento della Commissione comunale preposta, di cui fanno parte anche alcuni rappresentanti dei genitori. Nei prossimi giorni, gli uffici comunali provvederanno, di concerto con le scuole, a verificare che tutti i delegati dei genitori siano disponibili e “in carica”. Poi c’è il capitolo frutta, su cui si registra l’impegno a verificare la possibilità di una sostituzione con succhi, ove le derrate non fossero mature. Sulla questione dei ritardi nella somministazione per alcune scuole, i rappresentanti del Comune hanno evidenziato che diventa molto difficile garantire l’arrivo contemporaneo dei pasti ovunque, ma si impegneranno a sollecitare una velocizzazione del servizio; a questo i genitori hanno aggiunto che, probabilmente, sarebbe necessario stimolare la ditta appaltatrice affinchè si doti di più mezzi, per compiere il giro in tempi più rapidi, evitando che alcuni bambini ricevano il pasto, per giunta freddo, alle 13.30.

Un incontro decisamente utile a definire i legittimi dubbi sulle modalità di espletamento di un servizio essenziale per la salute dei bambini e la piena fruibilità della scuola. Al termine, i genitori hanno ringraziato l’Amministrazione per la sensibilità ed auspicano la rapida soluzione delle criticità segnalate.

a.corrado@luedi.it

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