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MATERA – Oggi è la Giornata mondiale per l’eliminazione della violenza contro le donne, e i cittadini di Matera mettono la propria faccia su locandine e autobus per denunciare un fenomeno che, spesso, resta invece chiuso nelle mura domestiche, il fenomeno della violenza sulle donne.

L’idea è del Collettivo Donne Matera, un gruppo che si batte da tempo per far prevalere i diritti civili, i diritti delle nuove generazioni, i diritti delle donne e i diritti dei bambini.

Un collettivo che, come dice la parola stessa, intende aprirsi e coinvolgere la collettività per sensibilizzarla verso alcune tematiche, e questo è quello che è stato fatto anche con l’iniziativa “Noi ci siamo”: «L’idea è nata spontaneamente all’interno del collettivo e subito ci siamo messe all’opera per farla diventare realtà.

La gente non ha avuto la minima incertezza nel farsi fotografare», afferma Teresa Ambrico del Collettivo.

Fotografie visibili sia sulle vetrine dei negozi sottoforma di locandine, sia alle fermate degli autobus perché presenti sui mezzi pubblici cittadini della Miccolis; per un totale di 35 scatti che hanno come protagonisti volti comuni «con uno sguardo solidale e di attenzione verso il fenomeno», prosegue Teresa Ambrico. 

Il senso della campagna è coinvolgere la popolazione materana nel farsi sentire, non rimanendo indifferente e non avendo un atteggiamento omertoso e, a quanto pare, la comunità ha risposto bene. Tra le fotografie anche molti uomini, uomini che intendono distinguersi da tutti coloro che assumono atteggiamenti violenti, uomini che si dimostrano vicini alle vittime, uomini che vogliono dire basta.

La violenza che, non dimentichiamolo, può addentrarsi ovunque e che trova la causa soltanto nella questione culturale anche nel mondo occidentale che vanta così tanto di essere “evoluto”. La violenza, infatti, può presentarsi in tutti i Paesi, le classi, le etnie, i livelli di istruzione, di reddito e in tutte le fasce di età; nessuna società può affermare di esserne indenne.

Ma dalla partecipazione su carta stampata delle locandine e sui pannelli degli autobus, alla partecipazione attiva del 25 novembre per il corteo “Riconosci la violenza per fermarla”, organizzato dal Collettivo Donne Matera. 

Un corteo che partirà alle ore 17.30 dalla Villa Comunale, facendo diverse soste in cui ci saranno performance e momenti di drammaturgia, e che giungerà verso le ore 19.00 a Palazzo Lanfranchi per aprire un ulteriore momento di riflessione sulla Giornata.

Dunque, un ulteriore momento per dimostrare la vicinanza a tutte quelle donne che subiscono soprusi. Secondo gli ultimi dati Istat in possesso (riferiti al quinquennio 2009 – 2014), a subire violenza fisica o sessuale nell’arco della propria è una donna su tre.

E pensare che in tutta la Basilicata è presente solo un centro antiviolenza Telefono Donna – Casa per le donne “Ester Scardaccione” presente a Potenza. Esatto, soltanto uno.

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