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Disagi allo svincolo di Falerna della A3 nella giornata di ieri per i controlli voluti dall’Anas. Ma dalla Protezione civile riferiscono che non era prevista neve

di CONCETTA VICINOTTI

CATANZARO – Sembrerebbe proprio che in Calabria la giusta misura non si conosca per niente e che si passi da un eccesso all’altro, con un‘unica conseguenza: recare disagi ai cittadini. È questo il pensiero unanime delle centinaia di automobilisti che ieri pomeriggio ancora una volta si sono ritrovati bloccati sull’A3, in diversi tratti, con il blocco più consistente allo svincolo di Falerna. Lunghe code per oltre 3 km si sono, infatti, registrate, a partire dalle ore 18, su questo tratto autostradale, facendo riscattare negli automobilisti, che man mano si incolonnavano, la psicosi del’A3 “trappola” dello scorso 19 gennaio. Data che dimenticarla, per chi ha vissuto le 10 ore di “prigionia” tra la neve, è decisamente impossibile; E, cosa peggiore, quelle drammatiche ore riaffiorano a mo di choc nella mente ormai di tutti anche ai primi rallentamenti.

Motivo del blocco a Falerna: i controlli dell’ Anas e Polstrada, le quali hanno fatto scattare i filtraggi degli automezzi per verificare la presenza di catene a bordo o di gomme termiche in vista dell’ondata di maltempo. Controlli che, se pur giusto farli, fatti scattare forse anche per una “passato recente” che “pesa”, non hanno certo trovato d’accordo chi in quelle ore transitava su questo tratto autostradale e si è trovato davanti, ancora una volta, code, disagi, e tempo perduto. Ancora: controlli da parte dell’Anas, che poche ore prima aveva reso noto l’esito delle indagini della commissione interna per il blocco avvenuto pochi giorni fa sull’A3, dichiarando che la colpa era da fare ricadere sugli automobilisti privi di gomme o catene da neve. Insomma: sembrerebbero quasi tradursi in “ricerca al responsabile” e che i controlli ci sono e si fanno.

«E’ una vergogna, sembriamo un teatrino»: le prime lamentele che arrivano dagli automobilisti incolonnati. Immediate sono state, infatti, le telefonate di chi, preoccupato, e forse anche un po’ prevenuto, ha composto il numero verde Anas, chiamato in redazione, alla ricerca di spiegazioni, per capire cosa stesse succedendo e con il ricordo dello scorso “inferno bianco”. «Io stavo arrivando da Catanzaro e 2 km prima di Falerna mi sono trovato davanti la fila ferma – racconta per telefono un automobilista indignato – Prima ho trovato il segnale obbligo di catene, ed è normale visto il periodo, poi, vedendo la fila, ho capito che era in atto il controllo catene, segnalato proprio allo svincolo di Falerna. Il problema era, però, che le macchine erano completamente ferme e solo alla rotonda si procedeva a passo d’uomo mentre due dell’Anas controllavano chi aveva catene e chi no». «E’ giusto che ci siano i controlli – prosegue un altro automobilista con sarcasmo – peccato che in quel momento li c’erano 12 gradi e quando ho chiesto perché questo blocco, mi è stato risposto che il problema derivava da Campotenese dove avrebbe nevicato. Mi è venuto da ridere. Perché facciamo ridere. Blocchi e file a Falerna quando potevano benissimo segnalare i controlli già a Lamezia così potevamo deviare sulla tirrenica».

Tornano ad essere indignati, dunque, gli automobilisti dell’A3 che si sono ritrovati bloccati con la neve e con 12 gradi. «Noi siamo stati tamponati sul cavalcavia d’uscita perché una signora si è lasciata prendere dal panico della fila – ci racconta un altro testimone – Non abbiamo parole, si passa da un eccesso all’altro. Giunti ai controlli a noi è stato chiesto dal personale Anas solamente quale fosse la nostra direzione. Ho risposto Cosenza ed ho pensato nella mia testa: siamo una barzelletta. Per me si è trattato solo di un procurato allarme e \disagi arrecati ai cittadini».

Ma i colpi di scena di una giornata frenetica non sono finiti. Le proteste degli automobilisti controllati e bloccati con condizioni meteo non proprio difficili, hanno scatenato reazioni e commenti su tutta la rete. E così la protezione civile calabrese ha precisato sul suo profilo di Facebook il senso dell’allerta data nelle ore precedenti. «La notizia di allerta meteo, – è scritto nel post – diffusa nella giornata di ieri, per previsioni meteorologiche avverse, a partire dalla mattinata giovedì 4 febbraio 2016 e per le prossive 24/30 ore, si riferiva esplicitamente al rischio di venti forti con burrasche». «Pertanto, – scrive la Protezione civile – si precisa che non erano e non sono previsti eventi a carattere nevoso tali da creare incolonnamenti, per consentire – da parte di Anas – il traffico ai soli veicoli dotati con pneumatici termici o catene a bordo, con conseguenti inutili disagi per gli automobilisti, lungo l’autostrada A3, in corrispondenza dello svincolo di Falerna».

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