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OBIETTIVO numero uno: comprendere il percorso che ogni mese compiono gli assegni per i destinatari del progetto Copes e chiarire una volta per tutte in che modo vengono definiti i pagamenti che raggiungono tutti i destinatari lucani.
Tra indicazioni sbagliate, luoghi comuni e molte strumentalizzazioni, i materani inseriti in questo meccanismo di integrazione al reddito per categorie in difficoltà, chiedono che si faccia chiarezza per evitare di trovarci a chiedere ogni 30 giorni spiegazioni a chi non ha molta voglia di darne.
Lo fa con molta disponibilità, invece, Claudio Ricco funzionario dell’Ufficio promozione cittadinanza solidale ed economia sociale della Regione Basilicata.
Il meccanismo prevede una serie di passaggi, di per se’, molto semplici che in Basilicata ad oggi riguardano 1912 persone.
“Ogni Comune – spiega – ha un referente del progetto Copes che gestisce il sistema che collega tutte le amministrazioni coinvolte.
Ogni mese, dopo aver verificato i parametri che riguardano ovviamente eventuali decessi o lo svolgimento delle attività, chiude le posizioni.
I dati dei file giungono, sempre in via telematica, la Lucana Sistemi di Matera da cui giungono, poi, i dati aggiornati ulteriormente con nome del beneficiario e importo previsti pronti per il provvedimento di pagamento.
Quest’ultimo viene inviato alla direzione generale per l’approvazione, quindi all’ufficio controllo della giunta e alla ragioneria che stila gli assegni inviati alla Banca di riferimento che, a sua volta, li consegna alla società di vigilanza che si occupa del trasferimento. Si tratta – precisa Riccio – di un procedimento consolidato che, in mancanza di eventuali impedimenti, richiede di solito dai 7 ai 10 giorni per la liquidazione”.
Il problema, nasce però, presso alcune amministrazioni che lo stesso Riccio e i suoi colleghi, spesso sono costretti a sollecitare per ottenere i file con gli elenchi dei beneficiari.
E’ la Regione finalmente a chiarire le perplessità, a fugare ogni dubbio, ma soprattutto a indicare con precisione quali sono i passaggi che conducono in ultima battuta all’emissione dei mandati di pagamento.
Un passo avanti, dunque, per quei cittadini che ogni giorno attendono all’esterno dell’ingresso del palazzo municipale che arrivino risposte chiare ed esaurienti e che ottengono spesso solo mezze frasi e indicazioni poco chiare, tanto da esacerbare alcuni animi.
Da oggi, ci auguriamo, non sarà più così.

a.ciervo@luedi.it

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