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TARSIA – Il cimitero internazionale dei migranti si farà, a Tarsia, sarà intitolato al piccolo Aylan, ma sarà costruito in un luogo diverso da quello previsto finora. Lo fa sapere il leader del movimento Diritti Civili, Franco Corbelli, forte delle rassicurazioni ottenute dal presidente della Regione, Mario Oliverio e convinto che anche il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, potrebbe appoggiare il progetto «per far seguire un segnale concreto alla commozione manifestata in questi giorni e per dare degna sepoltura alle salme dei circa 800 naufraghi che sono morti il mese di aprile nel Canale di Sicilia, e che ancora si trovano nel relitto in fondo al mare che il premier ha promesso di far recuperare».

«E per questo – ha aggiunto Corbelli – lo invito a visitare, in occasione del suo viaggio a Cosenza, preannunciato previsto per i prossimi giorni, il luogo dove sarà realizzato». Non più a fianco dell’ex campo di internamento fascista per ebrei, stranieri, e omosessuali di Ferramonti, ma poco più in là, di fronte al cimitero comunale. È stato deciso ieri dal sindaco di Tarsia, Roberto Ameruso, proprio per superare alcuni limiti che invece aveva il luogo scelto in precedenza: potrà essere costruito sempre su un terreno di proprietà del Comune, ma molto più esteso e senza i vincoli storici e paesaggistici relativi a tutta l’aria intorno al campo di Ferramonti. Un terreno che in questi giorni è interessato da alcuni lavori di spostamento della condotta del gas. Naturalmente, ancora resta l’ok definitivo da parte della Regione e l’avvio dell’iter. E per questo nei prossimi giorni Ameruso e Corbelli incontreranno il presidente Oliverio per effettuare un sopralluogo e far partire subito i lavori per la realizzazione dell’opera. «I poveri migranti riposeranno così accanto al lago – ha detto Corbelli – a simboleggiare quell’acqua che li ha inghiottiti e strappati alla vita nel Mediterraneo durante il loro viaggio della speranza. In questo cimitero internazionale saranno seppelliti i migranti morti tragicamente, insieme alle vittime ebraiche dell’ex campo di Ferramonti».

Il cimitero sarà intitolato al piccolo siriano, la cui foto han scosso e commosso il mondo, e mutando un poco anche il corso della storia e dell’accoglienza dei migranti in Europa. «Porterà il nome di Aylan per conservarne per sempre un ricordo e fare di quel piccolo sfortunato profugo l’immagine simbolo dell’orrore della tragedia dell’immigrazione. dell’ex campo di Ferramonti. Questa scelta per dare un valore universale a questa opera umanitaria.

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