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La componente della commissione parlamentare antimafia, Angela Napoli interviene sulla situazione che interessa il Consiglio comunale di Corigliano Calabro, chiedendo al ministro Maroni di sciogliere il Comune: «Fin dal 20 settembre 2010, a seguito dell’operazione denominata Santa Tecla, ho chiesto al ministro dell’Interno di avviare le procedure utili per decretare lo scioglimento del civico consesso di Corigliano per infiltrazione e condizionamento di tipo mafioso». Nell’inchiesta della Dda di Catanzaro è indagato l’attuale sindaco di Corigliano Calabro, Pasqualina Straface del Pdl (in foto) e sono stati arrestati i suoi fratelli. Nel settembre del 2010 il Prefetto di Cosenza ha disposto la commissione d’accesso antimafia.
«Ad oggi – aggiunge l’On. Napoli – non è dato sapere il risultato dei lavori della Commissione d’accesso. La relazione della Dna, relativamente alle infiltrazioni della ‘ndrangheta nei circondari di Corigliano e Rossano, riporta esattamente che ‘in particolare, attraverso Franco e Mario Straface, fratelli dell’attuale sindaco di Corigliano, la quasi totalità delle commesse edili pubbliche e private della zona sono controllate dalla organizzazione’ e prosegue nell’evidenziare che ‘nel corso delle investigazioni sono emersi palesi fenomeni di infiltrazione del gruppo mafioso nella vita istituzionale del Comune di Corigliano, la cui vita è stata condizionata sia mediante interventi sulla precedente giunta comunale che attraverso il diretto intervento nella più recente campagna elettoralè». «Conoscendo la serietà – conclude – con la quale opera il ministro Maroni, trovo davvero assurdo che dopo oltre un anno e mezzo, si taccia su quella Amministrazione e su quel Consiglio Comunale, facendo rivivere il ‘caso Fondi’».

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