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Il Tribunale della libertà di Catanzaro ha disposto il regime degli arresti domiciliari per l’ex vicesindaco Italo Le Pera coinvolto nell’operazione “Flesh Market” su un giro di prostituzione minorile nella zona jonica cosentina. Secondo gli avvocati Andrea Salcina e Giuseppe Zumpano, sarebbe stato eccessivo il provvedimento carcerario in cella rispetto ai fatti contestati e ieri i giudici del Riesame hanno accolto l’istanza. Analogo provvedimento per Gianfranco Curcio, difeso dall’avvocato Francesco Capristo, che ha lasciato il carcere di Vibo Valentia. Beneficiano dei domiciliari anche gli indiziati Cosimo La Grotta e Giuseppe Brina, difesi dall’avvocato Franco Oranges.
Rigettata l’istanza di Damiano Collefiorito, difeso dall’avvocato Libero Bellintani, mentre la posizione di Franco Maurizio Magno sarà discussa il prossimo 22 luglio. E’ attesa anche la pronunzia di Giuseppe Russo, difeso dagli avvocati Giovanni Zagarese e Pasqualino Di Iacovo, il cui esito è previsto per martedì prossimo. Stessa data per il noto medico professionista Vittorio Carcione, difeso dall’avvocato Emanuele Monte. Il tutto in attesa che il giudice per le indagini preliminari si pronunzi sulla reiterata richiesta di incidente probatorio avanzata dal pubblico ministero.
L’obiettivo è quello di assumere anticipatamente come mezzo di prova le dichiarazione delle due minori V.M.(14 anni) e L.F.M (16 anni) coinvolte nell’inchiesta. Tale istituto necessita di specifiche motivazioni, tra le quali: prova esposta ad inquinamento; prova esposta a deterioramento o futura impossibilità di acquisizione; prova concernente a chiamata in correità o in reità; prova periziale di lunga e difficile formazione. L’incidente probatorio, nel caso in cui dovesse essere accolta la richiesta, si terrà alla presenza di figure professionali di supporto alle due minori, e al nutrito collegio di difesa(avvocati Franco Oranges, Andrea Salcina, Giuseppe Zumpano, Libero Bellintani, Francesco Calabrò, Pasquale Di Iavoco, Giuseppe Falbo, Pierpaolo Cassiani, Cinzia Mazzuca, Maurizio Minnicelli, Francesco Capristo, Giovanni Zagarese, Lucio Esbardo, Emanuele Monte).
Gli accusati (Giuseppe Russo, 68 anni, di Corigliano, soprannominato “U Mussutu”, Natale Musacchio 42 anni; Damiano Collefiorito 50 anni di Corigliano; Leonardo Malfara’, 68 anni di Corigliano; Pietro Beraldi, 47 anni, meglio conosciuto come “Piera”; le sorelle G.M., 21 anni, e N.M, 24 anni; Alberto Falbo, 70 anni; Francesco Zanfini, 56 anni, di Corigliano-a piede libero; Giuseppe La Pietra, 34 anni, Maurizio Franco Magno, 43 anni, Antonio Coschignano, 68 anni, Pasqualino Foglia, 59 anni, Cosimo La Grotta, 65 anni, Italo Le Pera, 56 anni, Santo Bagnato, 71 anni, Giuseppe Brina, 58 anni, Vittorio Carcione, 57 anni, Vincenzo Novelli, 61 anni, Gianfranco Curcio, 35 anni, Saverio La Camera, 55 anni), a vario titolo devono rispondere dei reati di induzione, favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione minorile.

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