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E’ tornato per alcuni giorni nella sua terra, Rino Gattuso si è intrattenuto con ragazzi e staff della sua scuola calcio Forza Ragazzi Schiavonea. Sul sintetico del “Santa Maria Ad Nives” il pomeriggio è trascorso tra autografi, sgambate e dichiarazioni. Presenti anche i giovani del “Marca” di Gigi Marulla che hanno trascorso qualche ora in compagnia di pari età e di uno dei loro idoli.
La disamina del buon Rino parte dal settore giovanile per poi toccare altri punti: «Il progetto Forza Ragazzi – afferma Gattuso – è soddisfacente. La prospettiva è lungimirante dopo due anni di vita e i ragazzi crescono e sono ben seguiti. Fa piacere per Mecca, convocato nell’under 14 nazionale, perché, partito dal nostro vivaio, è stato notato e ingaggiato proseguendo la sua avventura con l’augurio che possa arrivare lontano».
E sul versante strutture, avendo contribuito al restyling del “Santa Maria Ad Nives”, Gattuso annuncia: «Vogliamo realizzare tanto e andare avanti e per questo stiamo lavorando per ampliare perché siamo consapevoli che un campo non basta. I ragazzi ci sono, crescono e imparano. Lo staff è valido e gente come Valentino Guerriero, Salvatore Pipieri, Francesco Aversente e tutti gli altri, fattivamente mi danno una mano impegnandosi per la causa».
E dopo una stagione forse un po’ vispa con il Milan, immaginarsi in futuro Gattuso allenatore dei più piccoli ha delle condizioni: «Vengo da un’annata particolare perché ne ho combinate tante in un solo anno che in quindici-sedici di carriera. Ne approfitto e chiedo scusa per il mio comportamento sopra le righe che quest’anno in alcuni casi non è stato di buon esempio. La voglia di stare a contatto con i giovani è concreta. Ci sto pensando e rimarrò nel mondo del calcio, ma dovrò valutare le situazioni prima di una decisione. Partire dai giovani è possibile, ma dovrò smussare il mio carattere. Oggi sono un po’ duro perché pretendo troppo e devo rapportarmi diversamente. Intanto continuo a giocare nel Milan – ha aggiunto ieri “Ringhio” – L’offerta che ho ricevuto l’ho valutata, era un’offerta importante, ma alla fine penso sia più importante stare tranquilli dentro casa, con la famiglia. Sono 12 anni che sono al Milan, il Milan è casa mia. E’ una scelta di cuore».
E su “scommettopoli” Gattuso chiosa: «Mi meraviglio che gli addetti si scandalizzino. In C ci sono giocatori che non prendono stipendi da nove mesi e anche in B ci sono problemi. Può capitare che un giocatore che non ha stabilità economica commetta ingenuità ingiustificabili».
E sulle squadre calabresi Gattuso inizia dal Cosenza: «I tifosi sono arrabbiati a Cosenza ma non meritano tutto ciò. Senza stabilità ho temuto il peggio per i troppi passaggi di consegne e la mancanza di una figura ideale. Mi fa piacere per la buona stagione del Crotone, mi spiace per la Reggina ma mi fa male per il Cosenza. La mia consolazione è vedere qui con me Gigi Marulla perché è sempre un emozione e perché quando ero piccolo per me Marulla era meglio di Maradona».

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