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Non è ancora chiusura totale ma il Covid sta nuovamente riducendo di molto gli spazi negli ospedali per la cura delle altre patologie. Ad oggi, sono circa 1.700 i posti letto riservati solamente ai pazienti positivi al coronavirus, il tetto massimo è di 3mila posti circa. Quindi, la Puglia è già al 60% delle sue possibilità e la quarta ondata qui non ha ancora raggiunto il suo picco, a differenza di altre regioni dove è iniziata prima. Anzi, nelle prossime due settimane è prevista una nuova escalation, secondo le analisi del matematico Giovanni Sebastiani, dell’Istituto per le Applicazioni del Calcolo M. Picone, del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr), basate sulle differenze settimanali della curva dell’incidenza dei positivi totali nelle 107 province.

Preoccupa l’andamento dei contagi, la Regione è, però, già intervenuta a fine dicembre: il presidente Michele Emiliano e il direttore del dipartimento Politiche della Salute, Vito Montanaro hanno inviato ai direttori generali delle aziende ed enti del servizio sanitario regionale, una circolare sul rafforzamento delle misure organizzative per la gestione dell’attuale fase epidemica, con le indicazioni operative per la rete ospedaliera Covid.

A disposizione del sistema, operativi modularmente secondo le esigenze, ci sono 482 posti letto di terapia intensiva Covid e 2.722 posti letto di area medica. Secondo i dati Agenas, allo stato attuale il tasso di occupazione dei posti letto nei reparti di Medicina è pari al 20%, mentre nelle Intensive si attesa all’11%. Ben oltre le soglie fissate dal ministero della Salute per il passaggio in zona gialla, ma la Puglia resterà ancora per sette giorni in zona bianca. Ieri sono stati registrati 8.384 nuovi casi, si tratta del 15,3% dei 54.677 test giornalieri effettuati.

Le vittime sono state quattro. Le provincie più colpite sono quelle di Bari, con 2.621 casi; Lecce con 1.572; Foggia con 1.210 e Taranto con 1.162. Nella Bat i casi sono 875 e nella provincia di Brindisi 852. Le persone attualmente positive sono 118.307, delle quali 593 sono ricoverate in area non critica (+34 rispetto a sabato) e 61 in terapia intensiva (+6).

Sabato scorso, è stato il presidente dell’Ordine dei medici di Puglia, Filippo Anelli, a lanciare l’allarme: «Sul fronte ospedaliero occorre mettere nuove forze in campo, sia assumendo medici attraverso nuovi bandi che sfruttando il decreto Calabria per consentire agli specializzandi di operare nei reparti», ha chiesto alla Regione.

Secondo Anelli, «l’ondata di contagi legata alla diffusione velocissima della variante Omicron e le nuove regole sulle quarantene stanno creando una situazione critica negli ospedali, mentre i medici di famiglia sono oberati di incombenze burocratiche». «Sul territorio – ha aggiunto Anelli – occorre invece sgravare i medici di famiglia dalla gestione degli aspetti amministrativi e burocratici, in modo che si possano dedicare all’assistenza dei pazienti».

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