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Il 7 aprile del 2021 in Puglia c’erano 2.297 ricoverati a fronte di 10.590 nuovi contagi settimanali. La campagna vaccinale era cominciata da poco più di tre mesi ma stentava a decollare e la copertura era ancora bassa. Oggi, a distanza di nove mesi, con una copertura vaccinale del 90%, i pazienti negli ospedali sono 762 ma rispetto a quasi 112mila casi alla settimana. Se mai ce ne fosse bisogno, ecco l’ennesima prova dell’efficacia dei vaccini anti Covid e della loro importanza. Se solo 9 mesi fa si fossero registrati gli stessi numeri di oggi, il sistema sanitario regionale sarebbe imploso, con conseguenze che, forse, è meglio non immaginare nemmeno.

Intanto, ieri primo giorno in zona gialla per la Puglia, che a causa del superamento delle soglie critiche è stata fra le regioni incluse nell’ultima ordinanza del ministro della Salute, Roberto Speranza. La curva pandemica, però, anche in Puglia inizia a mostrare i primi segnali di flessione: ieri sono registrati 3.471 nuovi casi di contagio da Coronavirus su 39.399 test, per una incidenza dell’8,8% contro una media del 15% della settimana scorsa. Undici, invece, i morti e questo è l’unico dato che, prima di vederlo ridursi, occorrerà attendere ancora una decina di giorni. Delle 126.262 persone attualmente positive, 717 sono ricoverate in area non critica (domenica erano 694) e 67 in terapia intensiva (domenica erano 68). È salita al 24% l’occupazione dei posti letto, tenuto conto che la soglia critica per il passaggio in zona arancione è fissata al 30%. Nei reparti di Terapia intensiva, invece, l’indice di occupazione è pari al 14% contro una media italiana del 17%.

Ieri il Policlinico di Bari ha attivato nella struttura per le maxi emergenze della Fiera del Levante otto posti per la dialisi ambulatoriale per i pazienti con insufficienza renale cronica positivi al Covid ma che non hanno necessità di ricovero. Sono 34 i pazienti positivi attualmente seguiti dall’unità operativa di nefrologia del Policlinico di Bari che dializzano nella struttura in Fiera. Hanno necessità di effettuare lunghe sedute di dialisi tre volte a settimana e nel reparto c’è una costante rotazione sui posti disponibili. La segnalazione dei pazienti positivi che necessitano il trattamento arriva direttamente dal nefrologo territoriale di riferimento. Un’auto medica con gli operatori che indossano tutti i dispositivi di protezione va a prenderli e li accompagna in via Verdi.

«Nelle ultime settimane, con la prevalenza della variante Omicron, abbiamo assistito al crescente aumento di richieste da parte di pazienti in dialisi. Rientrano tra i pazienti con covid che in ogni caso impegnano la struttura ospedaliera e l’individuazione degli spazi in Fiera ci permette un trattamento in assoluta sicurezza», spiega il professore Loreto Gesualdo, direttore dell’unità operativa di nefrologia.

Sul fronte della campagna vaccinale, l’88% degli over 50 a Bari e provincia ha già ricevuto la terza dose, mentre nel target dai 12 anni in su la copertura vaccinale è del 77%. Nel Barese, la programmazione delle prime dosi direttamente nelle scuole è terminata, ma in questa fase le famiglie possono accedere alla vaccinazione prenotando o rivolgendosi al proprio pediatra di libera scelta. La campagna vaccinale per la popolazione pediatrica finora, con oltre 48mila somministrazioni eseguite dal 16 dicembre in poi, ha assicurato nella fascia di età 5-11 anni una copertura del 49% in provincia e del 53% a Bari città. Mentre nel target 12-19 anni il 95% è coperto con prima dose in tutta la provincia e il 98 per cento a Bari città.

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