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I sindacalisti Alessandro Calabrese, della Uiltucs Uil, e Vincenzo Laurito, della Filcams Cgil intervengono sul mancato pagamento delle retribuzioni per i dipendenti che si occupano del servizio di pulizia del trasporto su gomma per le Ferrovie della Calabria su Cosenza e Castrovillari: «Abbiamo incontrato le aziende per capire gli sviluppi di questa vertenza – dichiarano Calabrese e Laurito – e discutere soluzioni plausibili a breve termine per limitare le ricadute economiche che stanno investendo i lavoratori dell’appalto.
Abbiamo preso atto ufficialmente, con notevole preoccupazione, che le aziende in questione non percepiscono alcunchè da parte di Fdc dal mese di dicembre 2010, cosa che metterebbe qualsiasi azienda, anche la più solida, in grave difficoltà nell’anticipare nove mensilità ad un cospicuo numero di lavoratori. Nelle tre ore di discussione – si fa rilevare – si sono ricercate eventuali possibili soluzioni per far sì che si possa dare già nei prossimi giorni un pò di respiro ai lavoratori, ma il tutto è stato inutile, in quanto per ovvi motivi la questione economica dei pagamenti degli stipendi ai lavoratori ruota tutta intorno alle casse aziendali.
Riteniamo quindi, che oggi uno sforzo da parte delle Ferrovie della Calabria nella liquidazione degli arretrati per i servizi di pulizia sia inevitabile e non più procrastinabile, anche perchè in questo momento risulta l’unica modalità per ottenere i pagamenti degli stipendi arretrati da parte delle aziende. Degno di nota – continuano – è anche il fatto che abbiamo richiesto più volte incontri alla dirigenza delle Fdc, quale ente committente solidale e interessato, per discutere la problematica in questione senza però alcun riscontro, anzi probabilmente il silenzio poteva essere letto come un chiaro messaggio: il problema pulizie non è prioritario! A nostro avviso – aggiungono – le difficoltà economiche e sociali di oltre 20 famiglie, quasi tutte monoreddito, è un problema prioritario e se fino ad oggi i lavoratori pazientemente hanno continuato a svolgere il proprio compito senza protestare e arrecare danni in termini di qualità all’azienda e all’utenza, da domani potrebbe non essere più così, in quanto sicuramente procederemo, qualora non dovessero arrivare nei prossimi giorni le sospirate retribuzioni, a mettere in campo tutte le azioni necessarie non escludendo la mobilitazione per far sentire le voci e le ragioni dei lavoratori».

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