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Il centrosinistra diviso per il ballottaggio del 29 e 30 maggio a Cosenza. Il Pd ha comunque annunciato mercoledì il suo sostegno a Paolini e preparato l’arrivo del segretario nazionale Pierluigi Bersani per lunedì; ma c’è anche Nicola Adamo, leader di Azione democratica, che invece ha spiegato ieri pomeriggio che non voterà per nessuno dei due candidati al ballottaggio. Una posizione diversa anche da quella declinata dal candidato sindaco da lui sostenuto, Salvatore Perugini, che ha manifestato subito condivisione per la decisione del partito nazionale di sostenere Paolini a Cosenza.
Ieri mattina, e dopo un silenzio di qualche settimana, il presidente della Provincia di Cosenza, Mario Oliverio, e il consigliere regionale Carlo Guccione, hanno incontrato i giornalisti insieme ad Enzo Paolini per ribadire che il Pd sta con Paolini «perché è l’unico capace di mettere un argine a questa destra che si è contraddistinta solo per scelte campanilistiche e localistiche».
C’è poi il caso della conferenza stampa di Nicola Adamo che ha spiegato alla città che a lui la sfida del turno di ballottaggio non appartiene e che lascerà la scheda in bianco. «Capisco l’indicazione di Bersani. Dichiarare – ha spiegato Adamo ai giornalisti – che il Pd in tutti i ballottaggi sosterrà i propri candidati e quelli che si oppongono al centrodestra era nell’ordine delle cose. Tuttavia a Cosenza questa posizione non può essere declinata perché sostenere che qui c’è un candidato di centrodestra e un altro di centrosinistra è una mistificazione. Io non riconosco a Paolini la rappresentanza del centrosinistra. Dietro Paolini c’è un lobbysmo non democratico ma che è contiguo alle forze peggiori della città».
All’affollata conferenza stampa hanno preso parte tra gli altri Enza Bruno Bossio e una parte dei candidati della lista del Pd, da Marco Ambrogio (primo eletto della lista con oltre 500 preferenze) a Damiano Covelli. Candidati che insieme «fanno oltre 1600 voti sui 3300 presi dalla lista». Il crollo del Pd all’8 per cento in città e la sconfitta di Perugini Adamo le ascrive innanzitutto a Loiero e Oliverio, «che stanno bombardando il Partito democratico».

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