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COSENZA – Ha violentato la figlia adottiva per 10 anni, da quando la bimba aveva 9 anni. Per questo un cinquantenne cosentino è stato arrestato dai carabinieri della Compagnia di Cosenza per violenza sessuale continuata aggravata nei confronti della figlia adottiva, minore. L’inchiesta è nata dalla confidenza raccolta da una persona vicina alla famiglia, insospettita degli strani comportamenti dell’uomo ed ha portato al ritrovamento di un «diario degli orrori» scritto dalla ragazza.

I fatti, secondo la ricostruzione dei carabinieri, sono iniziati nel 2003, quando una giovane coppia cosentina si è recata in Bielorussia per una adozione.   Dopo una serie di contatti con le autorità locali, i coniugi hanno ottenuto l’affidamento di due bambine, rispettivamente di 9 e 10 anni, rinchiuse sin dalla tenera età in un orfanotrofio. Nel corso del periodo di frequentazione, durato un mese, le bimbe hanno dormito alternativamente con uno dei futuri genitori. In questi frangenti l’uomo ha iniziato ad abusare della più piccola delle due.   Una volta ottenuta l’adozione e con il rientro in Italia, l’uomo, con «assidua morbosità», come riferito dai carabinieri, ha continuato ad abusare della bambina, sottoponendola a ogni tipo di violenza sino alla maggiore età. Un incubo protrattosi per quasi un decennio.   Nel corso delle indagini, coordinate dal sostituto procuratore della Repubblica di Cosenza Antonio Bruno Tridico, i carabinieri hanno raccolto testimonianze, recuperato il «diario degli orrori» ed effettuato una serie di riscontri che hanno portato all’emissione del’ordinanza di custodia cautelare in carcere eseguita stamani.

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