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Era seduto su una sedia di plastica e stava tranquillamente sorseggiando una birra nei pressi del Duomo quando all’improvviso da Corso Telesio è sbucata una moto di grossa cilindrata senza targa, pare di marca Yamaha, con in sella due persone col volto coperto da un casco. Quello seduto dietro è sceso, si è avvicinato e ha esploso in rapida sequenza tre colpi di pistola calibro 9×21, mirando solo alle gambe. Poi la moto è sgommata via, salendo verso il Palazzo della Provincia. Vittima Salvatore Muoio, 48 anni di Cosenza, lavoratore delle cooperative B, quelle addette alla manutenzione del verde e, nel caso del centro storico, anche allo spazzamento.
L’uomo, con qualche piccolo precedente penale legato soprattutto allo spaccio di sostanze stupefacenti, è stato colpito alla gamba destra. Ora è ricoverato presso il reparto di Ortopedia dell’ospedale civile dell’Annunziata, dove i medici si sono attivati per procedere con l’estrazione dell’unico proiettile che gli è rimasto in gamba. Le sue condizioni non sono gravi. Uno dei tre colpi ha causato però la frattura del femore destro. Ne avrà per quaranta giorni.
Il suo feritore ha sparato non per uccidere ma per un avvertimento. Una gambizzazione, e il gesto potrebbe essere collegato sempre al fenomeno dello spaccio di droga.
E’ stato un suo amico a soccorrerlo attendendo l’arrivo del 118. Sul posto anche gli agenti della Criminalità organizzata, ossia gli ispettore capo Paolo Le Coche, Vincenzo Ciciarello e Francesco De Marco, agli ordini del sostituto commissario Gianfranco Gentile. Sul posto hanno trovato un bossolo e il foro provocato da uno dei proiettili che molto probabilmente ha prima colpito Muoio alla gamba. Il lavoratore delle cooperative è stato quindi portato dal 118 all’ospedale dell’Annunziata e affidato ai medici di Ortopedia: «Sono stati due con la moto…» ha detto agli agenti di polizia e ai carabinieri.
Gli agenti del sostituto commissario Gianfranco Gentile, che interrogheranno Muoio questa mattina, hanno ascoltato alcuni testimoni oculari, eseguito alcune perquisizioni e acquisito un video ripreso da una delle telecamere posizionate su Piazza XV Marco nel quale si vedrebbero i due giovani in sella alla moto poco prima e subito dopo la gambizzazione. Nel primo passaggio i due procedono lentamente, nel secondo ad alta velocità. Le sequenze sono ora al vaglio degli esperti per risalire all’identità dei due. La moto non è stata ancora trovata. Non è escluso che sia di proprietà di uno dei feritori.

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