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COSENZA – Ora i soldi ci sono e forse l’ex Hotel Jolly avrà davvero le ore contate. Il brutto edificio squadrato che oscura la suggestiva veduta del centro storico di Cosenza verrà rilevato dal Comune e abbattuto, mentre l’area sarà riqualificata e integrata al lungofiume.

Il sindaco, Mario Occhiuto, ha presentato il protocollo d’intesa siglato con l’Aterp, l’azienda per l’edilizia residenziale pubblica, che porterà alla demolizione del fabbricato. Il costo complessivo dell’operazione è di sette milioni di euro, dei quali 2 milioni e 250mila euro serviranno per acquistare lo stabile che dal 1993 è di proprietà dell’Aterp. Quando poi sarà nelle mani dell’amministrazione comunale, l’edificio sarà smantellato. Non un’implosione, con le pareti che vengono fatte cadere su se stesse, ma un’opera di smontaggio che deve salvaguardare anche gli edifici che si trovano attorno e che costituiscono il nucleo del centro storico bruzio. Poi, al posto dello stabile sorgerà una struttura bassa che sarà il Museo di Alarico e sopra la quale sarà organizzata un’area verde.

Siamo appena al di là della confluenza dei fiumi Crati e Busento, luogo entrato nella leggenda per la storia della sepoltura del re Alarico e del suo tesoro. Ma siamo anche alle porte di Cosenza vecchia, all’inizio di corso Telesio, la più importante delle strade storiche. Ecco perché, da sempre, in città si discute della possibilità di distruggere lo «scatolone» – come lo chiamano i cosentini – piantato nel luogo più bello.

L’annuncio dell’avvio dell’opera è stato dato dal sindaco Mario Occhiuto nel momento più difficile della giunta, alle prese con la frattura dopo la lite con Katya Gentile e le richieste di rimpasto da parte del Pdl. Alla conferenza stampa indetta in fretta alle 13 di oggi, erano presenti anche l’assessore regionale all’Urbanistica Ugo Dattolo e il consigliere regionale Gianluca Gallo, a testimoniare che l’Udc vuole compattarsi attorno al primo cittadino messo in discussione dagli alleati.

Redazione web

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